Ucraina, la guerra dei droni. Colpite le infrastrutture critiche nel centro di Kiev (video)

17 Ott 2022 11:03 - di Paolo Lami

Droni d’attacco del tipo “lancia e dimentica” sulla città di Kiev, bombe su Zaporizhzhia e missili su Sumy stamattina all’alba hanno annunciato la ripresa dell’offensiva russa contro le infrastrutture critiche dell’Ucraina nel tentativo di piegarne la resistenza con i blackout energetici.

Almeno tre esplosioni sono state rilevate a Kiev intorno alle 6,45 ora locale in seguito ad attacchi missilistici russi, secondo quanto riferito dalla Cnn.

Una delle esplosioni è stata registrata nel distretto di Shevchenkivskyi, nel centro della capitale ucraina. E, secondo un post su Telegram del sindaco Vitali Klitschko, “tutti i servizi di emergenza sono stati inviati sul posto”.

“Per l’intera notte e tutta la mattina, il nemico ha terrorizzato la popolazione civile. Droni e missili kamikaze stanno attaccando tutta l’Ucraina – ha ammesso Zelensky. – Un edificio residenziale è stato colpito a Kiev. Il nemico può attaccare le nostre città, ma non sarà in grado di spezzarci. Gli occupanti otterranno solo una giusta punizione e la condanna delle generazioni future. E noi conquistaremo la vittoria”.

“A seguito di un attacco di droni nel distretto di Shevchenkiv a Kiev, si è verificato un incendio in un edificio non residenziale – ha scritto su Telegram il sindaco della città. – I vigili del fuoco stanno lavorando. Diversi edifici residenziali sono stati danneggiati. I medici sono sul posto. Stiamo chiarendo se ci sono vittime”.

Andriy Yermak, capo di stato maggiore del presidente ucraino, ha confermato che Mosca ha attaccato Kiev con droni autodistruggenti.

“I russi pensano che questi attacchi li aiuteranno, ma queste azioni sanno di disperazione”, ha detto, in una nota aggiungendo, però in un appello agli Usa e alla Ue, che “abbiamo bisogno di più difesa aerea il prima possibile. Non abbiamo tempo per ritardare. Abbiamo bisogno di più armi per proteggere il cielo e distruggere il nemico”.

L’aviazione ucraina ha dichiarato di aver distrutto dozzine di Shaded-136 di fabbricazione iraniana – noti come droni kamikaze – nel sud e nell’est dell’Ucraina nelle prime ore del mattino.

“Il 17 ottobre, dalle 3,30 alle 6,50, 15 droni kamikaze sono stati distrutti a sud e tre missili da crociera a est. Sei droni sono stati distrutti nella regione di Odessa e cinque nella regione di Mykolaiv”.

L’aviazione ha affermato che gli attacchi di droni nell’est dell’Ucraina hanno preso di mira infrastrutture cruciali.

La scorsa settimana, la Russia ha effettuato attacchi mirati alla rete elettrica ucraina che hanno portato a diffuse interruzioni di corrente.

L’esercito ucraino e l’intelligence statunitense affermano che la Russia sta usando droni d’attacco iraniani.

A luglio funzionari statunitensi avevano rivelato alla Cnn che l’Iran aveva iniziato a mostrare i droni della serie Shahed in Russia all’aeroporto di Kashan a sud di Teheran il mese precedente.

I droni iraniani sono in grado di trasportare missili a guida di precisione e hanno un carico utile di circa 50 chilogrammi.

Ad agosto, i funzionari statunitensi hanno detto che Mosca aveva acquistato questi droni e stava addestrando proprio personale su come usarli.

Secondo Zelensky, la Russia ha ordinato 2.400 droni Shahed-136 dall’Iran.

Ma Teheran respinge ancora una volta l’accusa di aver fornito armi alla Russia “da usare nella guerra in Ucraina”.

Il capo della diplomazia iraniana, Hossein Amir-Abdollahian, ha sottolineato in una dichiarazione divulgata dal ministero degli Esteri relativa ad un colloquio telefonico avuto con il ministro degli Esteri portoghese, Joao Gomes Cravinho, che “la Repubblica Islamica dell’Iran non ha fornito e non fornirà alcuna arma destinata ad essere usata nella guerra in Ucraina”.

”Riteniamo che armare una delle due parti del conflitto prolungherà la guerra”, ha aggiunto, prima di concludere: “Non abbiamo considerato né consideriamo la guerra il giusto percorso da intraprendere in Ucraina, o in Afghanistan, in Siria o in Yemen”.

Questa notte è stata bombardata di nuovo anche la città ucraina di Zaporizhzhia, secondo quanto ha rivelato, su Telegram, Anatoly Kurtev, segretario del consiglio comunale.

E nella regione di Sumi “dopo le 5 è stato attaccato con missili il villaggio di Romensky. Sono state colpite infrastrutture critiche e ci sono vittime”, ha scritto, sempre su Telegram, il capo dell’amministrazione militare regionale Dmytro Zhivytskyi.

Secondo Josep Borrell, Alto Rappresentante dell’Ue, la Russia “sta perdendo la guerra” in Ucraina “militarmente, politicamente e moralmente”, pertanto “dobbiamo continuare a sostenere Kiev”.

A margine del Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo, Borrell ha esortato i ministri a concordare oggi l’erogazione di nuovi fondi della European Peace Facility a favore dell’Ucraina e approvare una missione Ue per fornire addestramento militare, un “forte sostegno” all’esercito in guerra contro i russi. L’attività di formazione avrà luogo comunque, “fuori dal territorio ucraino”.

La missione di addestramento militare in aiuto all’Ucraina che verrà decisa oggi “è una missione europea certamente non avverrà sul territorio ucraino, ma nei Paesi vicini. Certamente la Polonia è uno di questi”, ha svelato Borrell.

Per l’intelligence britannica i problemi di approvvigionamento delle truppe russe sono peggiorati dopo i danni al ponte di Kerch: “le forze russe che operano nell’Ucraina meridionale stanno probabilmente aumentando il flusso logistico attraverso Mariupol nel tentativo di compensare la ridotta capacità del ponte di Kerch”.

“Dal momento che le rotte di rifornimento attraverso la Crimea sono compromesse – spiega l‘intelligence britannica – una linea terrestre attraverso la regione di Zaporizhzhia sta diventando sempre più importante per la stabilità dell’occupazione russa”.

In questo scenario le forze militari di 14 Paesi Nato hanno dato il via all’esercitazione annuale per la simulazione della difesa del territorio coperto dall’Alleanza con armi nucleari.

Le manovre si svolgono sul territorio del Belgio, Paese ospite di quest’anno, del Mare del Nord e della Gran Bretagna e sono coinvolti nell’esercitazione “Steadfast Noon” 60 aerei, inclusi bombardieri B-52 in arrivo dalla base del North Dakota.

L’Alleanza atlantica precisa, però, che le manovre sono “di routine, e non legate ad alcun evento in corso” e che “contribuiscono a mantenere la sicurezza e l’efficacia del deterrente nucleare dell’Alleanza”.

 

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