Sgombero del rave party, sinistra fuori fase e da Gad Lerner la solita provocazione: “Allora Predappio?”

31 Ott 2022 17:44 - di Chiara Volpi
Gad Lerner

La sinistra tutta, da quella parlamentare del Pd, a quella del mainstream versione Gad Lerner, dimostra di non aver metabolizzato la lezione elettorale: e ancora oggi, pur di andare contro il governo di centrodestra, insiste a sbandierare il logoro vessillo dell’antifascismo. Di più: a rilanciare l’allarme di un presunto percolo autarchico in seno alle istituzioni che i recenti disordini all’Università La Sapienza e lo sgombero del rave party di Modena avvalorerebbero ai loro occhi. Niente di più insensato e grottesco. Non si spiega altrimenti la levata di scudi della sinistra in favore dell’illegalità cavalcata nell’ennesimo raduno di massa. O lo sfregio alla più elementare forma di rispetto democratico inferto con la vicenda degli scontri all’ateneo capitolino. Nel primo caso, dove

Sgombero del rave party, la sinistra si dice «sorpresa e preoccupata». Gad Lerner provoca…

Perché, anche volendo fare uno sforzo, davvero non si capisce il senso, l’obiettività morale e la coerenza logica delle dichiarazioni, per esempio, degli esponenti del Pd che, specie nelle persone della senatrice Vincenza Rando, e dell’onorevole Stefano Vaccari, hanno sentenziato: «L’ordine del Ministro Piantedosi di sgomberare il rave party illegale in corso a Modena ci sorprende e ci preoccupa». Abbiamo capito bene? Si dicono stupiti e impensieriti dalla volontà di garantire la sicurezza e di rispettare la legalità rispetto a migliaia di giovani provenienti da ogni parte d’Europa.

Dal rave party di Modena agli scontri a La Sapienza: i ragionamenti al contrario della levata di scudi a sinistra

Una massa di partecipanti al maxi-raduno, che occupano uno stabile abbandonato e pericolante per dedicarsi a una 48/72 ore di sballo a suon di eccessi di alcool. Droga. E sballo a musica altissima. Con tutto il corollario di traffico bloccato, viabilità interrotta e disagio dei cittadini, che investono una vasta area. Per non parlare poi della sicurezza a rischio per gli stessi partecipanti al rave. Così come risulta incomprensibile la perplessità denunciata dai dem rispetto all’episodio preoccupante degli scontri a La Sapienza.

Gli esponenti del Pd e quello strano e distorto concetto di legalità e sicurezza

Perché non è e non può essere accettabile che se un gruppo di studenti organizza un incontro, regolarmente autorizzato, con un giornalista e un esponente politico, una fazione contrapposta voglia impedire con la violenza lo svolgersi democratico dell’evento. Scandalizzandosi e accanendosi poi sull’intervento della polizia a difesa di ordine e sicurezza. E non sono solo militanti e parlamentari di sinistra a farsi scrupoli in queste ore a dissentire, obiettare e criticare dall’Aula o dalla piazza.

La sparata di Gad Lerner su Tw: «Il governo se la prende col rave party ma non col raduno di Predappio»

Tra coloro che non hanno avuto il pudore di risparmiarci commenti inappropriati e in controtendenza con il sentire di gran parte dell’opinione pubblica oggi è sceso in campo social anche Gad Lerner, che su Twitter non ha potuto fare a meno di pontificare, postando: «Certo che a un governo come il vostro verrà sempre più facile prendersela con il #raveparty di Modena e con il soccorso in mare delle navi #ONG piuttosto che con i vostri amici della #CurvaNord di San Siro e con i fascisti radunati a #Predappio. Due pesi e due misure…».

Non solo Gad Lerner: da Rampelli (Fdi) la risposta sensata alla sinistra allo sbaraglio

Ebbene, la risposta alla provocazione di Lerner sta in quanto argomentato questa mattina ad Agorà dal vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli, di Fratelli d’Italia. Il quale, con chiarezza ha ristabilito priorità e limiti del dibattito. Per esempio spiegando: «Non c’è alcun intento persecutorio. Ma è inaccettabile che migliaia di persone si ritrovino in un capannone per un’iniziativa, senza annunciarla né denunciarla. La legge è uguale per tutti e tutti devono rispettarla, nelle modalità con cui si svolgono i raduni. E nelle notifiche alla questura. Ciò che appare comunque paradossale è la mancanza di intelligence e prevenzione. Come si possono spostare e concentrare 3000 persone provenienti da mezza Europa in un posto senza che nessuno se ne accorga, consentendogli ogni illegalità?».

E (indirettamente) sulla provocazione social di Gad Lerner su Predappio…

Infine, sulla provocazione social di Gad Lerner. Come sulle polemiche delle ultime ore inerenti le iniziative organizzate a Predappio, Rampelli respinge qualsiasi tentativo di «accostamento al governo di centrodestra. E men che mai a Fratelli d’Italia. Ci sono stati fior fiore di sindaci comunisti – ha osservato l’esponente di Fdi – che hanno approfittato di queste date per fare economie locali. Piuttosto non capisco il motivo per cui nel corso della manifestazione di Enrico Letta a Piazza del Popolo ci siano state persone che hanno dichiarato la loro nostalgia per il comunismo. Esibendo bandiere dell’Urss senza che nessuno dell’organizzazione del Pd sia intervenuto per farle rimuovere. Nelle nostre manifestazioni i nostalgici vengono accompagnati alla porta. Altro che Predappio»…

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