Nuovo audio di Albino Ruberti sulla truffa delle mascherine. E lui: “Mi stanno massacrando”
Spunta un nuovo audio di Albino Ruberti, l’allora effervescente ex-capo gabinetto del presidente della Regione Lazio e poi di Gualtieri: i toni sono i soliti, molto simili a quelli in cui urlava, di notte, nelle strade di Frosinone, la fatidica frase “vi ammazzo, vi ammazzo” ma, stavolta, si parla di mascherine per quella truffa che è costata ai cittadini del Lazio, a causa di Nicola Zingaretti, oltre 11 milioni di euro, spariti, digeriti da un sistema che ha lasciato la Regione senza dispositivi di protezione individuale anti-Covid nel momento più delicato della pandemia, svuotando, al contempo, le casse della pubblica amministrazione locale guidata dall’ex-segretario Pd.
Nell’incontro con Ecotech per cercare di recuperare la montagna di soldi persi da Zingaretti e company i toni di accendono.
“Basta sentire l’audio intero per capire che ho difeso le istituzioni e non sono caduto in provocazione. Sono basito di quello che mi si sta facendo. Non è giusto, mi stanno massacrando“, si lamenta con l’Adnkronos che lo intervista, Albino Ruberti, in relazione al nuovo audio diffuso in rete che lo vede discutere con Sergio Mondin, proprietario di EcoTech, società cui era stata commissionata la commercializzazione e consegna di 4 milioni di mascherine mai arrivate.
A settembre 2021, ormai risolto il contratto, nella sede della Regione si incontrano Ruberti, Rodolfo Murra dell’avvocatura regionale, due collaboratrici, Sergio Mondin, di EcoTech, e il suo avvocato Giorgio Quadri.
La Regione, che è sotto pressione per le interrogazioni della consigliera regionale di Fratelli d’Italia, Chiara Colosimo, rivuole indietro i 2 milioni di euro anticipati, i toni si alzano.
Ed è qui che Albino Ruberti, l’ex-capo di gabinetto prima di Zingaretti e poi di Gualtieri torna a far parlare di sé, per i toni usati dopo quelli della cena di Frosinone.
Una truffa scoperta e denunciata dalla consigliera regionale del Lazio e neo-parlamentare, Chiara Colosimo la quale rivelò che Zingaretti e il suo uomo di fiducia ed ex-candidato Pd, Carmine Tulumello, capo della Protezione Civile del Lazio, avevano affidato incautamente, senza i dovuti controlli, la fornitura di mascherine ad una società, la Ecotech, che produceva lampadine e che si fece avanti con l’amministrazione regionale – si è scoperto ora – attraverso il maestro di yoga della sorella di Zingaretti. Che c’entra in tutto questo Ruberti balzato più volte all’onore della cronaca?
Ruberti partecipò a una riunione in Regione nel corso della quale volarono parole grosse e su sfiorò la rissa perché lo staff di vertice della Regione incontrò l’amministratore di Ecotech nel tentativo di farsi ridare i soldi. E non finì bene.
Questa volta però, come sottolinea lui stesso all’Adnkronos, per difendere l’Istituzione che rappresentava e che in qualche modo avrebbe dovuto riavere i soldi per un prodotto commissionato e mai ricevuto.
“La frase delle mani addosso la dice Mondin che mi provocava – spiega Ruberti – Lui ha iniziato dicendo ‘vergognatevi‘”.
E nell’audio, infatti, lo si sente dire ‘la prossima volta che alza la voce faccio venire la forza pubblica‘, prima di accompagnare alla porta gli interlocutori.
“La chiami”, risponde Mondin, che poi provocatoriamente invita Ruberti a ‘mettergli le mani addosso’.
L’incontro è ormai finito, ma la discussione prosegue con Ruberti che chiama “truffatori” gli interlocutori e li invita in tono brusco ad andarsene “di corsa“.