Multe per fare cassa, Renzi smentito dai numeri. Tutti i Comuni italiani lo fanno, non solo Firenze
Non succede solo a Firenze. Finita nel mirino di uno scatenato Matteo Renzi che nello scontro con il sindaco dem Dario Nardella, accusa l’amministrazione fiorentina di fare cassa con le multe. In realtà è una tendenza di molti Comuni italiani quella di aggiustare i bilanci con le sanzioni previste dal codice della strada. Da un’indagine dell’Adnkronos, che ha consultato i bilanci di previsione 2022-2024 delle principali città italiane, emerge un quadro piuttosto omogeneo sul territorio. Non sempre sono indicati con esattezza i proventi dalle multe. In diversi casi, la voce è inserita nella dicitura ‘proventi derivanti dall’attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti’. A Roma sono indicati nel bilancio di previsione proventi derivanti dall’attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti per 352,5 milioni. C’è però un altro dato da evidenziare. Alla fine dell’anno scorso ha sfiorato i 2,2 miliardi di euro il monte di sanzioni non incassate dal Comune di Roma.
Multe per fare cassa, non solo la Firenze di Nardella
A Milano, si legge ancora nell’indagine, l‘introito stimato nel bilancio di previsione è fissato a 232 milioni di euro. Cifra in aumento rispetto al bilancio consuntivo del 2021 (139 milioni) ma comunque inferiore al consuntivo del 2019 (245 milioni). A Firenze il bilancio di previsione 2022-2024 prevede un incasso di 74 milioni dalle multe per il 2022. Il Comune di Bologna prevede per il 2022 maggiori entrate per 14,2 milioni di euro da proventi derivanti appunto “dall’attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti”. A Torino il Comune ha messo a bilancio 102 milioni di euro di incassi derivati da ‘illeciti’ per il 2022. Multe riguardanti sanzioni legate al codice della strada e ad altri regolamenti comunali. Il comune di Genova prevede per il 2022 incassi dalle multe pari a 61,5 mln di euro. Il bilancio del Comune di Bari prevede incassi per 15,6 milioni, escludendo le imprese. Infine Napoli, il cui bilancio di previsione prevede proventi derivanti dall’attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti per 11,5 milioni.
La polemica di Renzi contro l’aumento delle sanzioni
La polemica sulle multe è partita da un affondo di Renzi, davanti ai giornalisti in piazza della Signoria. “In questa città – ha detto il leader di Italia Viva – le multe sono aumentate del 620%, non negli ultimi 10 anni. Ma negli ultimi tre mesi perché il Comune ha deciso di fare cassa. Per me questo è una cosa sbagliata, io sono per la sicurezza stradale. Io voglio combattere per la sicurezza stradale. Ma io non voglio che in un momento in cui c’è l’inflazione al 9% e la gente non ce la fa più, ci sia gente che deve prendere un finanziamento perché gli arrivano tutte insieme dieci multe a 51 km/h. Questo è ipocrita e immorale”.