La Russa: «Il foglietto di Berlusconi? Sono certo che è un fake. Fossi in lui lo dichiarerei»

14 Ott 2022 19:48 - di Vittoria Belmonte
centrodestra

Adesso tutti auspicano che torni il sereno nel centrodestra. E la votazione di Lorenzo Fontana alla presidenza della Camera ha ripristinato in effetti l’immagine di un’alleanza che funziona e va avanti. C’è però la questione delle consultazioni, dove Forza Italia ha minacciato di andare per conto suo. “Mi aspetto un centrodestra compatto alle consultazioni, perché gli italiani lo pretendono, ci hanno votato come coalizione e si aspettano questo. Sarebbe un affronto agli italiani una decisione diversa” dice, conversando con l’Adnkronos, il deputato di Fratelli d’Italia Andrea de Bertoldi. 

Il caso del foglietto di Berlusconi

Poi c’è il foglietto di Silvio Berlusconi con considerazioni poco amichevoli nei confronti di Giorgia Meloni. Un caso che ha tenuto banco per l’intera giornata. Matteo Salvini non fa commenti: “Io sento tutti i giorni Giorgia Meloni e Berlusconi, va tutto bene”. Il presidente del Senato Ignazio La Russa, richiesto di un parere, afferma:  “Io credo che il presidente Berlusconi dovrebbe dichiarare quello di cui io sono quasi certo, che è un fake. Però deve dichiararlo lui, non posso dirlo io”.

Gasparri: escludo che FI non sostenga il governo Meloni

Da Forza Italia, nonostante il caso del foglietto,  arrivano assicurazioni.  “Escludo al 3000% – afferma Maurizio Gasparri – che noi non sosteniamo il governo Meloni, qui c’è un Paese da salvare, non scherziamo”. “Sarebbe criminale – gli fa eco Andrea Delmastro – alimentare frizioni nel Centrodestra. Subito al lavoro per affrontare i problemi dell’Italia reale!”.

Orlando attacca La Russa: non deve dare pareri politici

Il Pd cerca pretesti per andare all’attacco e così Andrea Orlando su Fb se la prende con La Russa: “Ma sbaglio io o è un po’ improprio che il garante di tutti i senatori entri così in una vicenda tra esponenti politici di una parte? Non dovrebbe uscirne con una cosa tipo: il presidente del Senato non si occupa di questo”.

Retroscenisti scatenati su ciò che accade in Forza Italia

I retroscenisti sono, in queste ore, scatenati. Secondo alcuni boatos Fdi oltre a rafforzare l’intesa con Matteo Salvini, avrebbe aperto, sotto traccia, un ‘canale di comunicazione’ con Antonio Tajani, dato in pole per gli Affari esteri.

Dentro Fi, intanto, la confusione regna sovrana. Tutti si attendono un nuovo braccio di ferro Ronzulli-Tajani sulla partita governativa ma soprattutto sulla gestione del partito. Un braccio di ferro che potrebbe sfociare in una sorta di resa dei conti già alla nomina dei nuovi capigruppo forzisti: al Senato si profilerebbe, infatti, una sfida a tre, tra la stessa Ronzulli, Maurizio Gasparri e Gianfranco Miccichè per la scelta del successore della Bernini. Mentre alla Camera si prospetterebbe un duello tra i deputati Giorgio Mulè- Alessandro Cattaneo, considerati ‘ronzulliani’, e Paolo Barelli, presidente dei deputati uscente, fedelissimo di Tajani.

 

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