Insultò le vittime dell’Heysel: “Se la sono andata a cercare”. Condannata prof napoletana anti-juventina

6 Ott 2022 9:36 - di Monica Pucci
La docente Fabiana Paciello è stata condannata a scontare lavori di pubblica utilità e a risarcire i familiari delle vittime dell'Heysel

“Se la sono andata a cercare…”, concludeva quel post del 2015 la professoressa Fabiana Paciello, tifosa del Napoli ma soprattutto anti-juventina, becera e accecata dalla fede calcistica, al punto dal insultare le vittime della strage nello stadio di Bruxelles che nel 1985 provocò 39 morti tra i sostenitori della squadra bianconera.

La prof napoletana condannata a lavori di pubblica utilità per le offese sulla strage dell’Heysel

La docente, all’epoca titolare di un dottorando in Germanistica all’università La Sapienza e supplente all’istituto “Anna Baldino” di Barano d’Ischia (ruoli dai quali dovette dimettersi a seguito delle polemiche) è stata condannata a scontare lavori di pubblica utilità e a risarcire i familiari delle vittime dell’Heysel dal tribunale di Napoli per l’accusa di offese. La sentenza risale a due settimane fa ma a rendere noto l’esito della vicenda processuale, è stato Andrea Lorentini, presidente dell’Associazione familiari vittime dell’Heysel e figlio di Roberto, medico di Arezzo che la sera del 29 maggio del 1985 trovò la morte assieme ad altri 38 connazionali negli scontri e nel fuggi fuggi generale causato dagli hooligans del Liverpool.

La denuncia e la condanna dopo l’iniziativa delle associazioni di familiari delle vittime dell’Heysel

“Chi offende le vittime dell’Heysel paga, Mi auguro che questa sentenza da adesso in poi rappresenti un monito per tutti coloro che ancora oggi, deliberatamente negli stadi o sui social, offendono le 39 vittime di Bruxelles”, ha poi commentato Andrea Lorentini. “Per l’associazione è un risultato importante, sin dalla sua fondazione ci siamo posti tre obiettivi: curare e portare avanti la memoria dell’Heysel; fare incontri, seminari e workshop, soprattutto in scuole e università, per combattere la violenza nello sport; difendere in ogni sede, anche legale, la memoria delle vittime della strage di Bruxelles”.
Nel post su Fb, la Paciello scriveva, testualmente: “Non vogliono farci andare allo Juventus Stadium perché si cacano sotto. E fanno bene, perché se ci girano le palle qua succede la seconda edizione dell’Heysel (per la cronaca io di quella gente non ho pena perché penso che se la siano andati a cercare»)”.

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