Inediti di Céline: esce giovedì in Francia “Loundres”, a fine anno un racconto medievale
Ci siamo, il nuovo romanzo inedito di Louis-Ferdinand Céline (1894-1961) pubblicato in Francia dalla casa editrice Gallimard, che detiene i diritti dell’intera opera letteraria dello scrittore francese, arriverà nelle librerie giovedì 13 ottobre, come annunciato nei mesi scorsi: si intitola “Londres” (576 pagine), scritto nel 1934, è la diretta continuazione di “Guerre”, l’altro romanzo inedito pubblicato a maggio scorso sempre da Gallimard sulla base dei manoscritti che erano andati perduti per decenni e restituiti solo nel giugno 2021 agli eredi del sulfureo autore di “Viaggio al termine della notte”.
“Loundres”, il seguito di “Guerre”
“Londres” mette in scena la partenza del brigadiere Ferdinand, eroe della Grande Guerra, per la capitale inglese, “dove tutti gli odi e gli accenti buffi si nascondono inevitabilmente in un determinato giorno”. A Londra il protagonista incontra la sua amica prostituta Angèle, ora sposata con il maggiore inglese Purcell. Ferdinand si stabilisce in una soffitta della pensione ‘Leicester’, dove Cantaloup, un pappone di Montpellier, organizza un intenso commercio sessuale di ragazze, insieme ad altri personaggi caratteristici, tra cui un poliziotto, Bijou, e un ex dinamitardo, Borokrom. Prostituzione, alcolismo, traffico di polvere da sparo, violenze e irregolarità di ogni genere rendono ogni giorno più sospetto questo gruppo di folli personaggi, perseguitati dall’idea di essere rimandati al fronte.
6000 carte di Céline scomparse nel 1944
“Londres” era tra le 6.000 carte scomparse nel 1944 durante il saccheggio dell’appartamento parigino di Céline in Rue Girardon a Montmartre da parte di militanti della Resistenza, dopo che lo scrittore, accusato di collaborazionismo e antisemitismo, lo aveva lasciato per la Germania poco prima della Liberazione della capitale francese. Per molti anni quelle carte sono state in possesso del giornalista francese Jean-Pierre Thibaudat che le ha tenuti segrete fino al 2021. “Londres”, ha spiegato la casa editrice francese, si distingue come la grande storia di una doppia vocazione: la scrittura e la medicina. “O come tenersi il più vicino possibile alla verità degli uomini, in mezzo a questa farsa oltraggiosa e ingannevole che è la vita”, ha aggiunto l’editore nella scheda di presentazione destinata ai librai.
Il “giallo” dei manoscritti
Anche Céline gravemente ferito nella Grande Guerra partì per la capitale britannica nel 1915, assegnato al consolato francese, dove rimase per circa un anno. Questo periodo è stato rievocato in “La banda di Guignol”, romanzo pubblicato nel 1944, e in “Le Pont de Londres” (La banda di Guignol II), pubblicato nel 1964, tre anni dopo la morte dell’autore. Una settimana dopo la pubblicazione di “Londres”, il 20 ottobre prossimo, in Francia uscirà anche il libro di Thibaudat, ex critico teatrale del quotidiano “Libération” che ha conservato per tre decenni i manoscritti ritenuti perduti di Céline. Racconterà la sua versione sul giallo di quel ‘tesoro letterario’ scomparso. Il volume dal titolo “Louis-Ferdinand Céline, le trésor retrouvé” apparirà dalla casa editrice Allia: verrà rivelato che i manoscritti erano stati presi in consegna da un combattente della resistenza che viveva nell’appartamento requisito a Céline alla Liberazione, Yvon Morandat.
A breve il racconto di ambientazione medievale “La volonté du roi Krogold”
Thibaudat ha rispettato la volontà della famiglia Morandat, che voleva che i manoscritti rimanessero nascosti finché la moglie di Céline, Lucette Destouches, fosse viva. Dopo la morte della vedova all’età di 107 anni, nel 2019, Thibaudat ha contattato gli eredi di Céline, consegnando loro i manoscritti nel giugno 2021. La casa editrice Gallimard pubblicherà via via tutti gli inediti. Sempre entro la fine del 2022 dovrebbe uscire il racconto di ambientazione medievale “La volonté du roi Krogold”. Nel 2023 sarà la volta della nuova edizione del romanzo “Casse-pipe”, arricchito delle parti inedite ritrovate, e del III volume dei romanzi di Céline nella ‘Bibliothèque de la Pléiade’.