Fornero, elogio alla Meloni: “E’ preparata”. Solito livore su Salvini: “Non lo auguro agli italiani”

6 Ott 2022 18:05 - di Giulia Melodia
Fornero

Mentre Giorgia Meloni, smentisce i rumors e argina la marea di indiscrezioni tambureggianti sulla formazione del nuovo governo, rassicurando elettori e addetti ai lavori su tempi e criteri delle scelte in corso, Elsa Fornero attenua i toni delle settimane antecedenti il voto e le prime ore post verdetto delle urne, e si lancia in un endorsement indirizzato alla presidente di Fratelli d’Italia. Un plauso a tutto tondo, che suona come una promozione sulle possibili soluzioni al rebus del toto-ministri in atto. Ma un con grande “ma”: il possibile ruolo di Matteo Salvini.

Dalla Fornero il solito attacco al nemico di sempre: Matteo Salvini

Si, perché mentre discettando sulle possibili indicazioni per il dicastero dell’economia e dintorni, la Fornero sembra approvare e accreditare le voci di corridoio, allo stesso tempo, però, non perde occasione di sparare a zero contro il nemico di sempre: Matteo Salvini che, nel corso della stessa conversazione l’economista torna ad attaccare, come al solito, con virulenza d’accenti e allocuzioni tutt’altro che diplomatiche… Ma andiamo con ordine.

«Potrei dirgli che per lui è arrivato il momento di iniziare a lavorare»

La ex ministra del Lavoro e firmataria della famigerata riforma della pensioni, ipotizzando sulla base delle supposizioni mediatiche delle ultime ore, una squadra di governo al vaglio. E, soprattutto, interpellata su un possibile ruolo di Salvini nel prossimo esecutivo di centrodestra, concentra subito i suoi strali sul leader leghista. E alla domanda dei conduttori di Un giorno da pecora, di cui è ospite, risponde di getto, tranchant: «Cosa dovrebbe fare Matteo Salvini nel nuovo governo?». «Lui ha detto che non ho mai lavorato in vita mia. Se la pensassi allo stesso modo potrei dirgli che per lui è arrivato il momento di iniziare a lavorare».

Fornero: «Non mi auguro Salvini ministro del Lavoro»

“La lingua batte, dove il dente duole”, recita il proverbio di antica saggezza popolare. E così, l’agguerrita Fornero, lungi dal farsi trovare impreparata, sul pezzo replica e aggiunge a tambur battente: «Non auguro agli italiani Salvini ministro del Lavoro – tuona la prof circa l’ipotesi per il leader della Lega di coprire questa casella –. Io non ho fiducia in lui, gli darei una pausa». E non ancora paga, sottolinea pure: «Alle ultime elezioni lo ha trascinato il risultato di Meloni. Altrimenti lui sarebbe stato un perdente».

La prof e il voto dato agli sconfitti: «Da una parte al Pd. E dall’altra a Calenda»

E sì che la Fornero dovrebbe guardarsi bene dal citare sconfitte e perdenti. Lei che, “parlando di corda in casa dell’impiccato” – tanto per rimanere alle citazioni dei motti popolari – con caustico candore ammette di aver votato «da una parte per il Pd. E dall’altra per Calenda». Due “fuoriclasse della sconfitta”, già in pole position per la debàcle agli inizi della campagna elettorale, e che alle urne hanno confermato nettamente previsioni dei sondaggi e pronostici dei bookmakers. Tanto che, sulla vexata quaestio, l’ex vestale dell’austerity del governo Monti commenta amara: «È stato un errore grave non mettersi insieme. Quello sarebbe stato il mio auspicio»…

Fornero: elogio della Meloni, «preparata, consapevole, responsabile»

Ma di auspici, si sa, sono piene le fosse… Quelli della sinistra intestati all’ultima campagna elettorale, poi, sono stati sepolti da una valanga di fango e di veleno, scagliati senza tregua contro gli avversari, ma che hanno finito per seppellire con la speranza di vittoria, anche i voti necessari per conquistarla. E così, archiviato Salvini – per il momento almeno – la Fornero passa, con toni e dichiarazioni di segno opposto, ad elogiare la vittoriosa Giorgia Meloni. E persino a benedire le sue supposte valutazioni che i media attribuiscono alla leader di Fdi in merito al dicastero dell’Economia.

«Giorgia Meloni è prudente nelle poche dichiarazioni che fa, e anche questo è apprezzabile»

Così, alla domanda dei conduttori del programma di Rai Radiouno, l’intervistata replica di getto. «Come giudicherebbe la figura di Panetta al ministero dell’Economia?». «Sarei contenta, come cittadina. E sarei molto rassicurata. Giorgia Meloni è prudente nelle poche dichiarazioni che fa, e anche questo è apprezzabile. Ma non tutta la sua maggioranza mostra la stessa responsabilità».

Una promozione tonda e guadagnata sul campo

Il “ma”, si diceva nell’incipit, nei giudizi della prof non può mancare. Ma almeno, il giudizio finale sulla candidata che su tutti ha vinto le elezioni, è quello di una promozione tonda e guadagnata sul campo. Per la Fornero, infatti, la Meloni «si è comportata in maniera responsabile finora. E ha dato una grossa prova di consapevolezza. Si sta preparando, sta studiando». Il plauso è completo. Almeno quanto è sonora la bocciatura riservata a Matteo Salvini

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