FdI, dalla sfida sul sovranismo alimentare al no al Nutri-score nella Ue. Berlato: “Ora siamo più forti”

27 Ott 2022 10:21 - di Caterina Ronchieri
Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Ieri sera il Presidente Giorgia Meloni, dopo giornate intense, è stata legittimata dalla fiducia del nostro Parlamento. Immediato, a Bruxelles, il cambio di passo dovuto al passaggio di Governo. Le truppe di Meloni, a Bruxelles, si sono arricchite degli apparati governativi. Non ha più solo i suoi parlamentari su cui contare, ma da capo del Governo le rispondono anche gli alti vertici dello Stato. La diplomazia stringe i ranghi. E cosi, mentre Meloni riceve la fiducia, il nostro viceambasciatore a Bruxelles, Stefano Verrecchia chiama a raccolta i parlamentari italiani contro il Nutri-score, l’odioso semaforo con i colori per dare lo stop o il via libera ai prodotti buoni o cattivi.
Schierati i deputati italiani, di tutti i gruppi parlamentari. Partito democratico accanto a Lega e Fratelli d’Italia, per il bene della Nazione. Forse uno dei segnali di pace sociale finalmente raggiunta è anche quella di essere capaci di stare dalla stessa parte quando c’è in ballo l’interesse del paese. Sovranità alimentare a Roma, vuol dire essere a Bruxelles a difendere le aziende italiane, i prodotti italiani, il cibo italiano, insieme con la moda ineccepibile vetta delle eccellenze italiane. Essere forti e credibili nei consessi europei, ci aiuta a difenderci meglio.
Sergio Berlato, europarlamentare di Fratelli d’Italia, annuncia battaglia anche sul Nutri-score: «Abbiamo già detto, molte volte, che i parametri di questo semaforo da apporre ai generi alimentari non seguono le linee della dieta mediterranea, universalmente considerata una delle più salubri dell’Unione. Il nutri-score sarebbe quindi dannoso sia per la salute dei cittadini che per le aziende agro alimentari italiane. Il lavoro di Fratelli d’Italia, in ogni sede,  tutela sia la salute dei cittadini che le nostre imprese».
Nostro punto di eccellenza, sul piano nutrizionale, il consumatore europeo ha diritto di sapere che i grassi dell’olio d’oliva e quelli delle patatine fritte non hanno lo stesso valore. “Noi siamo i primi a voler tutelare l’ambiente. Ma siamo contro l’ambientalismo ideologico. Ci vuole pragmatismo, senso pratico. Il passaggio ad energie  più sostenibili deve essere bilanciato da un graduale passaggio che tuteli le nostre aziende. Finalmente, con una Governo legittimato dalla volontà popolare, siamo di grado di esercitare una giusta influenza nel consesso dei nostri partner europei. Finalmente abbiamo un governo che tutela dei nostre eccellenze come priorità. Sovranità alimentare vuol dire far capire, in Europa, che il cibo italiano è sano e buono”, ripete Berlato.

«Abbiamo già detto, molte volte, che i parametri di questo semaforo da apporre ai generi alimentari non seguono le linee della dieta mediterranea, universalmente considerata una delle più salubri dell’Unione. Il Nutri-score sarebbe quindi dannoso sia per la salute dei cittadini che per le aziende agro alimentari italiane». E infine: «Il lavoro di Fratelli d’Italia, in ogni sede,  tutela sia la salute dei cittadini che le nostre imprese. Per la tutela dell’ambiente dei nostri prodotti della cultura rurale. Come dico dal 2020“.

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