Enrico Mattei, 60 anni fa la tragica morte. Meloni: “Il suo esempio è più attuale che mai” (video)

27 Ott 2022 15:17 - di Carlo Marini
Enrico Mattei

“A sessant’anni dalla sua morte, vogliamo ricordare Enrico Mattei: politico e manager italiano che, grazie alla sua visione e alla sua lungimiranza, contribuì alla crescita industriale dell’Italia nel dopoguerra. Il suo esempio è oggi più attuale che mai e lo custodiremo per la rinascita della nostra Nazione, affinché questa torni ad essere centro strategico ed economico nel Mediterraneo, seguendo le strade dell’indipendenza energetica e della reciproca collaborazione tra gli Stati del mondo. Proprio come fece Enrico Mattei, anche noi intendiamo rimettere al centro l’interesse nazionale: per un’Italia che pensi e realizzi in grande”. Così su Facebook il premier Giorgia Meloni.

Enrico Mattei, Mattarella: “È stato tra i costruttori della Repubblica”

“Enrico Mattei moriva sessant’anni fa in un incidente aereo sul quale grava l’ombra di un criminale attentato. Mattei fu un protagonista della costruzione della Repubblica. Componente del Comando generale del Corpo volontari della libertà sfilò a Milano con gli altri comandanti alla testa del corteo che celebrava, il 6 maggio 1945, la liberazione della città dalle forze nazifasciste. Fu uomo delle istituzioni, eletto deputato al Parlamento dell’Italia democratica. Mattei mise a disposizione la sua esperienza di dirigente industriale dando impulso alla ricostruzione con una forza e una capacità di leadership che lo hanno reso una personalità simbolo della ripresa produttiva del Paese nel dopoguerra”. Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“La sua visione -ricorda il Capo dello Stato- fece del Gruppo, che gli era stato affidato per liquidarlo, uno strumento rilevante di progresso del Paese e di definizione di un nuovo assetto nei rapporti internazionali, superando ogni tentazione neo-coloniale e puntando alla pari dignità tra i diversi attori, promuovendo e sostenendo le istanze di liberazione dei popoli. L’Italia e l’Eni divennero così interpreti di un atteggiamento costruttivo di sostegno al processo di decolonizzazione in atto, come nel caso dell’Algeria, per accordi equi nell’interesse reciproco”.

“L’idea di collaborazione, di cui Enrico Mattei fu portatore sul piano internazionale, ha recato grandi benefici all’Italia e, al tempo stesso, ha contribuito a consentire ai Paesi produttori di petrolio e gas di sottrarsi alla condizione di minorità in cui si trovavano. La sua azione ha contribuito a porre l’Italia al crocevia dei dialoghi di pace e cooperazione per lo sviluppo. Con coraggio ha proseguito nella sua opera, pur conoscendo bene quali poteri e quali interessi gli erano avversi. Il suo esempio e la sua figura – conclude Mattarella – appartengono a pieno titolo alla schiera dei costruttori della Repubblica”.

Urso: “Mattei è stato un servitore dello Stato che ha persegito solo l’interesse nazionale”

“Enrico Mattei è una figura simbolo della capacità imprenditoriale italiana – dichiara in una nota il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso –  un “eroe italiano” per quello che ha saputo realizzare in anni difficili con perseveranza e pervicacia, superando l’ostilità e l’incomprensione di molti. Un eroe a prescindere dalle modalità della sua morte su cui grava l’ombra di un atto criminale. Senza quella visione strategica sulle forniture energetiche non si sarebbe potuto realizzare il “miracolo italiano” con le sue filiere industriali che oggi dobbiamo preservare. Mattei ha servito sino in fondo lo Stato perseguendo sempre e solo l’interesse nazionale. È un esempio per tutti noi – conclude il senatore di FdI – un modello di quel che vogliamo realizzare per il nostro Paese: l’autonomia strategica nel campo energetico in una logica di partnership con i paesi produttori”.

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