Covid, il governo richiama in servizio 4000 medici e infermieri. Rave party: si rischiano 6 anni di carcere

31 Ott 2022 17:39 - di Francesco Severini

Le misure che il cdm ha adottato riguardano il carcere ostativo, il Covid e i rave party. A illustrarle in conferenza stampa con Giorgia Meloni i ministri Nordio (Giustizia), Schillaci (Sanità) e Piantedosi (Interni).

Covid, tornano nella sanità 4000 persone

Il premier Meloni ha spiegato che si è ritenuto di anticipare la fine dell’obbligo vaccinale per i medici al 1 novembre “perché così si rimettono al lavoro nella sanità 4000 persone”. Confermato l’obbligo  delle mascherine all’interno degli ospedali. “Bisogna avere attenzione alle persone – ha spiegato Schillaci – e se ci saranno nuove varianti siamo pronti a intervenire”.

Il carcere ostativo

‘Su proposta del ministro Nordio -ha spiegato il premier- abbiamo deciso di intervenire su una materia che ci sta particolarmente a cuore da diverso tempo, che riguarda il tema del carcere ostativo. E per rispetto del lavoro fatto dal Parlamento abbiamo deciso di prendere la norma così come votata alla Camera e inserita nel decreto. Sono molto contenta di questo provvedimento. Come avete visto, ho anche tolto il bavaglio al ministro Nordio…”, ha detto con una battuta la leader di Fdi.

Nel testo approvato ci sono norme urgenti in materia di Giustizia, tra cui il rinvio dell’entrata in vigore della riforma penale ed ergastolo ostativo. L’attuazione della riforma Cartabia slitta al 30 dicembre. Il rinvio è finalizzato a garantire con più tempo le migliori condizioni per la piena attuazione della riforma e nel rispetto scadenze Pnrr.

La data del 30 dicembre scelta per il rinvio dell’applicazione della riforma Cartabia sulla giustizia penale consente di rispettare gli impegni assunti con l’Unione europea. Il Pnrr prevede che la riforma debba essere applicata entro la fine dell’anno, scadenza a cui è legata l’erogazione dei fondi.

Rave party, nuovo reato per prevenire maxiraduni illegali

Contro i rave party è stato introdotto un nuovo reato, quello di invasione di terreni e edifici finalizzati a riunioni di più di 50 persone. Il Consiglio dei ministri ha deciso che, per chi organizza rave party e occupa abusivamente edifici o terreni, è prevista una pena fino a 6 anni di carcere, anziché i 2 attuali. Sono previste anche multe da 1.000 a 10.000 euro e si procederà d’ufficio “se il fatto è commesso da più di 50 persone allo scopo di organizzare un raduno dal quale possa derivare un pericolo per l’ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica”.

In caso di condanna, inoltre, “è sempre ordinata la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato e di quelle utilizzate per realizzare le finalità dell’occupazione”.

Un provvedimento per il quale meloni si è detta particolarmente soddisfatta perché lo Stato non può mostrarsi inerme dinanzi ai rave illegali.

Nel prossimo cdm, il 4 novembre, si affronteranno i temi economici

Ha quindi annunciato un prossimo cdm il 4 novembre, nel quale si discuterà la nota di aggiornamento al Def (Nadef) propedeutica alla legge di bilancio. E dovrebbero arrivare anche le prime misure sull’energia.

Il giuramento dei sottosegretari nominati oggi dal Cdm ”si terrà mercoledì il 2 novembre”, ha annunciato Meloni, dando notizia del fatto che il cdm si è aperto ricordando il crollo della scuola di San Giuliano di Puglia. “Un ricordo che ci rimanda al nostro impegno per la messa in sicurezza degli edifici scolastici”.

 

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