Cirinnà protesta: FdI attacca i diritti Lgbt. Luxuria la smentisce: il futuro governo non toccherà le unioni civili

7 Ott 2022 19:24 - di Redazione
Cirinnà

La ministra per le Pari opportunità Elena Bonetti ha varato in queste ultime ore, col governo che ha le ore contate, il piano nazionale per i diritti delle persone Lgbt.

Le critiche di Eugenia Roccella alla ministra Bonetti

Si tratta, avverte Eugenia Roccella in un post su Fb, di “un copia e incolla di quella presentata due anni fa dalla Commissione europea, la LGBTIQ Equality Strategy, che dovrebbe coprire il periodo 2020-2025. Ma perché Bonetti si è ridotta all’ultimo momento utile? La ministra – spiega Roccella – che evidentemente ritiene la Strategia Lgbt una patata bollente, ha voluto ridurlo a una semplice mossa pubblicitaria, evitando accuratamente di farsene davvero carico e di attuarla. Due piccioni con una fava: Bonetti fa finta di accontentare le associazioni Lgbt, ma si sfila dall’applicazione della strategia e cerca di fare un’uscita di scena tra le luci della ribalta mediatica. Applausi”. FdI critica dunque la furbata della ministra, anche con le parole di Isabella Rauti, che contesta il metodo usato dalla ministra uscente.

Cirinnà: FdI mette le mani sui diritti delle persone Lgbt

Tanto è bastato, rilevare cioè che il metodo è stato scorretto, perché Monica Cirinnà, reduce dalla direzione Pd in cui ha votato contro la relazione di Enrico Letta per darsi un po’ di visibilità, si stracciasse le vesti in nome dei diritti cancellati delle persone Lgbt. “Il Presidente Mattarella – ha dichiarato – non ha ancora affidato l’incarico di formare il nuovo governo e già il partito di Giorgia Meloni pensa a mettere le mani sui provvedimenti contro le discriminazioni che colpiscono le persone LGBT+ nelle scuole, nel mondo del lavoro, sui mezzi di comunicazione”.

Luxuria: il nuovo governo non toccherà le unioni civili

Sul punto AdnKronos interpella anche Vladimir Luxuria che commenta negativamente la reazione di Fratelli d’Italia alle linee guida: “Questo – afferma – la dice lunga su quello che ci dobbiamo aspettare”. Per poi concludere che il mondo Lgbt non si aspetta affatto una diminuzione dei diritti ma di non ottenere il matrimonio egualitario e la gestazione per altri, cioè l’utero in affitto.

“Il problema nostro non è tanto che ci tolgano qualcosa, ma di non avere la speranza di ottenere altro dal nuovo governo”, spiega Luxuria. E in questo modo si mostra più sincera di Monica Cirinnà e della sinistra tutta, sempre pronta a cavalcare la retorica dei diritti per accusare la destra mentre la stessa Luxuria ammette che il prossimo governo “non toccherà le unioni civili, perché capiscono che ormai sono diventate popolari, il loro elettorato si è accorto che non hanno tolto nulla a nessuno”.

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