Basta libri sul fascismo, soprattutto non vanno esposti in libreria! Il bizzarro tweet della scrittrice Daniela Brogi
La scrittrice femminista Daniela Brogi, che si batte per promuovere spazi simbolici per le donne che non siano contigui ai valori del fascismo, è una che non appare rassegnata all’ascesa di Giorgia Meloni. Usa l’asterisco per cancellare il genere femminile ma si lamenta del fatto che Meloni voglia farsi chiamare il “signor presidente del Consiglio”.
Brogi ossessionata dal fascismo
Il fascismo la assilla e la preoccupa al punto che, dopo una serie di tweet sulla Resistenza trascurata nel discorso della fiducia della Meloni, se ne esce il 28 ottobre con un commento davvero esilarante a una vetrina della libreria Feltrinelli.
Libreria Feltrinelli Firenze, la commemorazione evocativa della marcia su Roma con la vetrina tutta su #Mussolini è un’operazione molto ambigua. E in generale forse bisognerebbe che tutt* interrogassimo su quanto siamo complici di questo processo di normalizzazione del fascismo pic.twitter.com/gFhQEamwUH
— Daniela Brogi (@DanielaBrogi) October 28, 2022
Lo scandalo della vetrina della Feltrinelli
Cosa c’è di scandaloso in quella vetrina? Gli ultimi libri usciti su Mussolini e il Ventennio. Tra l’altro tutti estremamente critici con il Duce. Nessuna apologia, quindi. Ma la nostra Daniela Brogi denuncia lo stesso le “evocazioni” che da quell’esposizione di titoli scaturiscono. Evocazioni nerissime, ovviamente.
Ecco il suo tweet: “Libreria Feltrinelli Firenze, la commemorazione evocativa della marcia su Roma con la vetrina tutta su #Mussolini è un’operazione molto ambigua. E in generale forse bisognerebbe che tutt* interrogassimo su quanto siamo complici di questo processo di normalizzazione del fascismo”.
Passano ragazzi e ragazze vedono libri sul Duce: terribile!
Brogi dev’essere una seguace della cancel culture: non se ne parla, non se ne scrive e così il fenomeno sgradito scompare. I suoi followers glielo fanno notare ma lei imperterrita spiega che, anche se quei libri non saranno acquistati da lettori “fascisti”, il solo metterli in vetrina è “terribile”.
“Non saranno i Fratelli d’Italia a comprare libri – risponde Brogi nel dibattito nato dal suo tweet – ma davanti a quella vetrina passeranno molte ragazzine e ragazzini che penseranno che Mussolini è un mito e un eroe. terribile”. Come si vede, da questo alla paranoia il passo è davvero breve. Poi scopri, dai cenni biografici del suo account, che è ricercatrice di studi sulle donne presso l’università per stranieri di Siena, il cui preside è Tomaso Montanari, e qualche spiegazione affiora.
Il tweet di risposta di Fasanella
Nel frattempo, vale la pena di citare un tweet di risposta di Giovanni Fasanella, autore con Mario José Cereghino di “Nero di Londra”, uno dei titoli esposti nella vetrina “incriminata”. “Quando – ha twittato Fasanella – con Cereghino cominciammo a lavorare a #NerodiLondra, 10 anni fa, mai avremmo potuto immaginare che un nostro libro un giorno sarebbe finito in una libreria. La prossima volta faremo più attenzione”.