Alla Camera al via la prima chiama per eleggere il presidente. Accordo su La Russa al Senato (video)

13 Ott 2022 11:07 - di Redazione

A Montecitorio è iniziata la prima chiama per l’elezione del presidente della Camera. È  la prima volta che la Camera si riunisce dopo la riforma che ha ridotto a 400 il numero dei parlamentari. È il renziano Ettore Rosato, presidente provvisorio, ad aprire alle 10 la prima seduta della nuova legislatura, la diciannovesima. Il primo applauso dell’aula gremita scatta quando l’esponente di Italia Viva ringrazia il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dopo i ringraziamenti di rito a Fico e Draghi, si sofferma sulla “spirale di violenza e di morte” al centro dell’Europa. “Questa legislatura si apre in un contesto di assoluta difficoltà”, dice ricordando   le parole di papa Franceso per la pace, accolte  dal secondo applauso dell’emiciclo. Dopo il primo scrutinio le altre votazioni sono state fissate alle 14 e alle 17.

A Montecitorio la prima chiama per l’elezione del presidente

L’elezione dei presidenti della Camera sono il primo passo della nuova legislatura che si apre ufficialmente oggi. Necessaria per i passaggi successivi della formazione del nuovo governo A partire dall’avvio delle consultazioni del presidente della Repubblica per l’affidamento dell’incarico al nuovo capo del governo. Contemporaneamente alla Camera si svolgono le votazione a Palazzo Madama (convocata alle 10,30). Storicamente la ‘fumata bianca’ arriva prima al Senato, dove per l’elezione del presidente è sufficiente la maggioranza semplice. Alla Camera il percorso, stando al regolamento interno, si prospetta più lungo. L’elezione del presidente scatta nei primi tre scrutini solo se si raggiunge la maggioranza dei 2/3 (pari a 267 voti). Nella seconda e nella terza votazione il quorum scende a 2/3 dei presenti. A partire dal quarto scrutinio, previsto per domani, è sufficiente la maggioranza assoluta, pari a 201 voti. Al primo scrutinio i deputati di Fdi voteranno  scheda bianca alla prima chiama, come pure il Pd.

Senato, il centrodestra chiude l’accordo su La Russa

Il centrodestra ha raggiunto l’accordo su Ignazio La Russa alla presidenza del Senato. Come confermano alcuni deputati di Fratelli d’Italia, pizzicati dai giornalisti all’ingresso di Montecitorio. Sorridente il capogruppo Francesco Lollobrigida fa sapere che sul senatore di FdI, ex ministro, “c’è una maggioranza”. Arrivato al Senato è lo stesso interessato a commentare il segnale di grande compattezza del centrodestra dimostrata dall’intesa raggiunta sul suo nome. La Russa ringrazia Roberto Calderoli per il passo indietro. “È un gesto di grande generosità, come me e forse più di me aveva i titoli. Lo ringrazio per la scelta, che è politica, rinnovandogli la mia gratitudine e amicizia”.

 

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