Speranza fa gli occhi di tigre e la spara grossa: “Scommetto che saremo il primo partito italiano”
“Io vedo un grande recupero”. Il ministro Roberto Speranza prende in prestito gli occhi di tigre da Letta e sogna il miracolo. “Da 1 a 10 a quanto do la Lista democratici progressisti prima lista in Italia? Scommetto 10, scommetto con tutte le mie energie e forze che nei prossimi giorni sarà chiaro che questa è la lista che può salvare il Paese. Non credo – dice il ministro più contestato e impopolare degli ultimi tre governi – che gli italiani abbiano voglia di avventure. E noi siamo il punto di tenuta del Paese, quelli che possono migliorare le cose e non peggiorarle come succederebbe con la destra”.
Speranza vede rosa: saremo il primo partito italiano
Ringalluzzito da presunte rimonte, che nei sondaggi non compaiono, il ministro della pandemia esibisce un ottimismo che rischia di sconfinare nel patetico. Parola d’ordine: conquistare il voto dell’esercito di astensionisti e avvelenare i pozzi elettorali con la narrazione di una destra impresentabile e pericolosa. “Quando trovo una persona che mi dice che non va a votare perché tanto il suo destino non cambierà, per me è una sconfitta della democrazia. Quindi per me la prima cosa è convincere le persone ad andare a votare”. Gli argomenti? non ci sono e allora riparte la stanca litanìa sul pericolo nero che si aggira per l’Italia. Sport preferito in queste settimane dalla sinistra a corto di idee e dalla stampa progressista.
Con Meloni a Palazzo Chigi l’Italia sarà isolata
“L’Italia rischia di essere isolata”, dice Speranza ripetendo a memoria la lezioncina sulle pericolose relazioni internazionali della destra. “L’alleanza Meloni, Salvini, Orban e Le Pen ci porta sul lato sbagliato. Quello di chi pensa che bisogna considerare l’Europa un problema e non una soluzione a tanti problemi che ci sono”. Insomma il Pd sarebbe l’unica diga contro il dilagare del pericolo sovranista e populista. Nulla di particolarmente originale. Quale è l’interesse dell’Italia? – continua scatenato Speranza – sedersi al tavolo con il principale Paese Ue o fare i comizi con Vox? Il riferimento è al dialogo Letta-Scholz. “Un fatto politico molto importante. Perché significa lavorare per convincere il principale paese europeo ad una alleanza con noi sul tetto al prezzo del gas”. Anche qui il realismo del ministro oscilla tra lo zero e i numeri negativi. Dopo il sogno di vittoria arriva l’illusione di portare la Germania (finora contrarissima) dalla parte di chi vuole un tetto al prezzo del gas. “Sarebbe una svolta decisiva che cambia la vita delle persone”.
Siamo l’unica alternativa alla vittoria della destra
Letta docet e il ministro della Salute sbandiera il vessillo del salvifico voto utile. “Se non vogliamo Meloni, Salvini e Berlusconi l’unica alternativa è la coalizione di centrosinistra. La lista dei democratici e progressisti. Questa legge elettorale prevede l’assegnazione del 40% dei seggi con l’uninominale e lì o vinciamo noi o vince la destra”. Il Terzo Polo? Roba di destra. “Nel governo Conte 2 avevo al mio fianco sia ministri del M5S che del partito di Matteo Renzi. Se penso ad alcune proposte del cosiddetto Terzo Polo ci sono differenze, su molti temi sono più vicini alla destra che a noi”. Su possibili accordi post- voto con i grillini non si sbilancia, invece. “Noi ora siamo concentrati solo sulla campagna elettorale. Poi dal 26 settembre si valuterà…”.