Sciopero dei trasporti, incredibile a Roma: passeggeri prigionieri nella stazione della metro chiusa (video)
“Adesione quasi totale di tutte le lavoratrici e i lavoratori del trasporto pubblico locale con punte del 90% in alcune realtà”. È quanto riferiscono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro sullo sciopero nazionale indetto contro le aggressioni subite da autisti, controllori, addetti alle stazioni, spiegando che “dalla partecipazione arriva un segnale di insofferenza e la richiesta di tornare ad una situazione di normalità senza subire aggressioni ormai quotidiane”.
Lo sciopero ha creato disagi enormi ai cittadini, come sempre avviene con episodi clamorosi come quello accaduto a Roma dove decine di passeggeri della metropolitana sono rimasti chiusi stamani all’interno della stazione della metro A Cornelia quando stava cominciando lo sciopero del trasporto pubblico. Gli utenti, uscendo dall’ultima metro prima dell’inizio dell’agitazione, si sono trovati i cancelli della stazione chiusi.
Dopo alcune verifiche Atac ha comunicato che “in relazione a quanto accaduto nella stazione metro A di Cornelia ha svolto tutti gli accertamenti per ricostruire le dinamiche dell’accaduto e adotterà tutti i provvedimenti necessari verso i responsabili del fatto.
“Quello che è successo oggi alla stazione Cornelia è incredibile – dichiara Massimo Milani, coordinatore romano di FdI – Cittadini rimasti prigionieri all’interno della stazione della metro A a causa dell’inizio dello sciopero di otto ore indetto dai sindacati del trasporto pubblico locale. Ci chiediamo come sia possibile che Atac non abbia verificato che all’interno della stazione metro ci fossero dei passeggeri. Un episodio che getta un velo pietoso sulla gestione della municipalizzata. Non solo disagi per i cittadini che pagano il biglietto e vanno a lavorare, in più reclusi dai cancelli di entrata ed uscita chiusi. Oltre il danno anche la beffa. E questa sarebbe la città che si prepara al prossimo Giubileo? Gualtieri si dia una svegliata perché episodi come questi sono inaccettabili.”