Mosca minaccia l’Italia: “Il vostro è un suicidio economico per conto di Bruxelles e Washington”
“Roberto Cingolani ha presentato il suo piano per ridurre la dipendenza dell’economia italiana dagli idrocarburi russi. E’ chiaro che questo piano viene imposto a Roma da Bruxelles, che a sua volta agisce su ordine di Washington, ma alla fine saranno gli italiani a soffrirne“. E’ durissima la posizione, espressa su Telegram, della portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, braccio armato della propaganda putiniana per conto del ministro Peskov. I suoi toni, come già in passato, sono minacciosi ed evocativi, per cercare di infiltrarsi nel dibattito politico italiani nei giorni cruciali che ci porteranno al voto con l’incubo dell’emergenza energetica.
Mosca prova a parlare agli imprenditori italiani sulle sanzioni
Le sanzioni, volute da chi è “seduto dall’altra parte dell’Oceano” sono “diventate uno strumento di concorrenza sleale per gli imprenditori italiani”, scrive ancora Zakharova, secondo la quale Roma “è spinta, a quanto pare, non solo ad atti insensati, ma al suicidio economico per realizzare la follia delle sanzioni euro-atlantiche“.
La portavoce della diplomazia di Mosca illustra le conseguenze per l’economia italiana , ponendo l’accento sugli “ostacoli per l’enorme numero di russi in visita” nel nostro paese. “E quando la laboriosa economia italiana crollerà, gli Yankees la compreranno a buon mercato. Come è sempre stato”. Zakharova invita quindi a “non contare sugli investitori cinesi” perché “dopo gli insulti dall’Occidente, Pechino non pagherà i conti degli altri”.
La Turchia condivide le preoccupazioni economiche
Sulla stessa linea il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, secondo il quale la risposta all’invasione russa dell’Ucraina ha provocato gravi problemi di approvvigionamento energetico per l’Europa, che ora “raccoglie quello che ha seminato”. “Noi non abbiamo problemi con il gas naturale. L’Europa raccoglie quello che semina. Credo che l’Europa passerà questo inverno con seri problemi”, ha detto Erdogan, secondo il quale “l’atteggiamento dell’Europa” nei confronti di Vladimir Putin, così come le sanzioni contro Mosca, hanno indotto il presidente russo a “opporsi” al blocco e ad adottare misure.
Come annunciato ieri da Mosca, i problemi con le forniture di gas all’Europa tramite Nord Stream persisteranno fino a quando non saranno revocate alla Russia le sanzioni che impediscono la manutenzione dei gasdotti.