Meloni a Mezz’ora in più: sull’aborto dette un sacco di fesserie. Scintille con la Annunziata su Orban: basta ironie

18 Set 2022 17:39 - di Redazione
Meloni Annunziata

Giorgia Meloni alla trasmissione di Lucia Annunziata Mezz’ora in più, rispondendo alle domande dei giornalisti presenti, ha toccato in particolare tre temi: aborto, pensioni e rapporti con l’Europa. Scintille con la Annunziata su Orban: “Io non faccio quello che dice Orban – ha risposto seccamente Meloni a una battuta della conduttrice – non faccio quello che dice nessuno, sia chiaro. C’è ironia e ironia. Sono giorni che sono costretta a parlare dell’Ungheria mentre non mi candido in Ungheria. Io faccio le mie scelte guardando all’interesse nazionale e non a Orban”.

Meloni sull’aborto: non voglio modificare la legge 194, voglio applicarla

Sull’aborto  Meloni ha spiegato che sono circolate informazioni infondate. “Non ho mai detto di modificare e abrogare la legge 194, io ho chiesto di applicarla laddove parla del valore sociale della maternità. Accanto ai diritti che la legge garantisce vorrei che le donne che si fossero trovate nella condizione di abortire perché non avevano alternative, possano avere questa alternativa”. Questo è “garantire a una donna la piena autodeterminazione, cioè scegliere di abortire oppure di portare a termine la gravidanza”. Sull’obiezione di coscienza ha aggiunto che occorre trovare un equilibrio: “Difendere la libertà delle persone di fare le loro scelte e quella di persone che non se la sentono. Non mi risulta che una donna non abbia potuto abortire in Italia”.

Pensioni: favorire la flessibilità in uscita e potenziare l’opzione donna

Sulle pensioni – ha detto ancora Meloni – “dobbiamo favorire la flessibilità in uscita, penso ad esempio alla opzione donna, una misura che andrebbe estesa alla platea generalizzata, sempre optando per la pensione contributiva. Come bisogna favorire gli accordi con le aziende per facilitare l’uscita anticipata”. C’è un problema sulle pensioni più basse – ha aggiunto – e quindi bisogna lavorare concentrando le risorse in maniera più seria. Sul reddito di cittadinanza ha spiegato che ai giovani va restituita la dignità del lavoro mentre coloro che non sono in condizione di lavorare non perderanno il sussidio dello Stato.

Il rapporto con l’Europa

La questione della supremazia del diritto interno sul diritto europeo rimane – ha spiegato Meloni – “una grande materia, non è un dibattito aperto solamente in Italia, è un dibattito che per esempio ha aperto la Germania, dove la Corte costituzionale tedesca ha stabilito che tra una norma europea e una norma nazionale quella che fa fede è quella più vantaggiosa per il popolo tedesco”.

“Questo tema nel nostro ordinamento obiettivamente c’è -ha aggiunto Meloni- per la natura della nostra democrazia, perché gli organismi europei decisionali sono organismi di governo. Noi diciamo in una Repubblica parlamentare che la sovranità appartiene al popolo”, che “si manifesta nelle scelte parlamentari prima che nelle scelte di governo. Quindi un tema aperto nei nostri ordinamenti, di come il nostro ordinamento nazionale e l’ordinamento europeo che è andato avanti negli anni poi si devono amalgamare è un tema che esiste, credo che sia un dibattito che tutti quanti dovremmo aprire. Il tema è come organizzare meglio la difesa del proprio interesse nazionale in una dinamica europea”.

 

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