L’ombra del terrorismo rosso a Milano: una testa di maiale vicino alla stele del commissario Calabresi

19 Set 2022 19:04 - di Robert Perdicchi

Un segnale inquietante, un messaggio, forse, un’intimidazione, nel linguaggio della mafia, della ‘Ndrangheta in particolare. Questa mattina, poco dopo le 11.30, è stata ritrovata una testa di maiale, infilzata in un palo, in via Giotto a Milano, a una ventina di metri dalla stele in memoria del commissario Luigi Calabresi. E’ stata una cittadina a far arrivare la segnalazione alla Polizia di Stato, che ora sta indagando per fare luce sull’episodio. La testa del maiale, nel frattempo, è stata rimossa dal palo. Resta il “giallo” e mille interrogativi, in una fase caldissima per il Paese, con le minacce delle Br arrivate a esponenti politici come la Meloni, un “segnale” da non sottovalutare considerata la storia del commissario Calabresi, ucciso dall’organizzazione terroristica di sinistra Lotta Continua.

Terrorismo quella testa di maiale accanto alla stele per Calabresi?

La testa di maiale è stata trovata accanto al cippo nel tratto di strada compreso tra via Giotto e via Cherubini, la stessa zona nei pressi della quale, il 17 maggio del 1972, venne ucciso a sangue freddo il funzionario di polizia che stava conducendo delle indagini sulla strage di piazza Fontana. La testa dell’animale era infilata su un’asta e tenuta ferma con fili di metallo, ma intorno ad essa non sono stati rinvenuti bigliettini di rivendicazione. Sulla stele del commissario, però, sono state rinvenute una serie di macchie attribuibili a una sostanza oleosa o a un liquido infiammabile. Un elemento che la polizia sta valutando è che proprio ieri, in quel punto, c’era stato un’incidente stradale, attorno alle 6 del mattino, e non si esclude che la sostanza possa essere connessa a tale evento. Non sono stati trovati messaggi o testi scritti né sulla testa di maiale né sulla stele, così come non risultano ancora rivendicazioni.

La Russa: “Oltraggio a un grande uomo di Stato”

“E’ l’ennesimo oltraggio a un grande uomo che per anni ha servito lo Stato e che è già morto due volte ucciso dal terrorismo di sinistra con gli spari del 17 maggio di cinquant’anni fa e, in seconda battuta, dall’infondata campagna denigratoria che per anni ha continuato a infuriare contro di lui”, scrive in una nota l’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia Romano La Russa in merito al ritrovamento della testa di maiale. “Un gesto riprovevole e disgustoso – ribadisce La Russa – nei confronti di un encomiabile difensore del bene comune, che, se i collegamenti con la malavita dovessero essere confermati, testimonierebbe il preoccupante clima di dissidenza che a Milano continua a sopravvivere e ad alimentarsi”. L’assessore alla sicurezza di Regione Lombardia conclude sperando “nella riuscita delle indagini, così che i responsabili dello squallido gesto siano intercettati e puniti. È bene, comunque, mantenere alta la guardia, monitorando preoccupanti seg

Comazzi: “Un clima torbido, vigilare sulle derive estremistiche”

“Nel clima politico che stiamo vivendo occorre vigilare per evitare derive estremistiche e preservare la sicurezza e l’ordine pubblico, a Milano e in tutta Italia”. Lo scrive in una nota il consigliere del comune di Milano e capogruppo di Forza Italia presso il consiglio regionale lombardo Gianluca Comazzi, in merito al ritrovamento di una testa di maiale infilzata su un’asta nelle vicinanze della stele commemorativa del commissario Luigi Calabresi, tra via Giotto e via Cherubini a Milano. “Il gesto squallido – continua – che qualche delinquente ha attuato oggi infanga la memoria del commissario Calabresi ed è spia di un clima avvelenato, sul quale occorre vigilare”. Comazzi conclude augurandosi che “le autorità trovino al più presto i responsabili, di modo che possano rendere conto del loro gesto orrendo”.

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