Livorno, polemiche per il pub che non vuole gli elettori di destra. Romiti (FdI): colpa della campagna d’odio

29 Set 2022 18:38 - di Redazione
Livorno pub

Il pub di Livorno “La bua dell’orate” che aveva chiesto agli elettori di centrodestra di stare a distanza  ci ripensa. Un giorno dopo l’annuncio, complice la tempesta social scatenata dal loro post, fa marcia indietro. E con un altro post la titolare spiega che il locale è aperto a tutti.

“Vi voglio umilmente comunicare – scrive – che, dopo la giornata di ieri e la nottata passata quasi insonne, ho deciso di uscire da questo vortice in cui non pensavo di entrare. Non fa parte di me. Chi mi conosce sa come sono fatta, cosa volevo dire e come l’ho detto. Non sono una codarda che si nasconde dietro un dito o che non si assume le proprie responsabilità. Ma devo ammettere che tutto questo è troppo grande per me e davvero non mi ci vedo in diretta nazionale o a fare altre interviste. Comunico a Voi e a tutti che all’ingresso del mio locale non c’è la richiesta del proprio voto. Non ci ho mai minimamente pensato lontanamente. Il mio locale è aperto a tutti, chi vuole è il benvenuto e verrà trattato come ho sempre fatto: nel migliore dei modi”.

Nel post delle polemiche la titolare però aveva esordito con tutt’altro tono: “Noi i soldi di chi l’ha votata non si vogliono”, alludendo a Giorgia Meloni. E ancora. “Siate coerenti con il vostro voto e non frequentate più il nostro baretto”.

Il coordinatore cittadino di FdI Andrea Romiti, che è anche capogruppo al Comune, commenta: “Quando ho letto sui social il post della proprietaria del pub ho provato all’inizio un po’ di amarezza, mi sono sentito discriminato. Poi però ho capito che questa amarezza probabilmente è la stessa che ha provato lei perché ha creduto in buona fede alle parole del Pd che semina odio nella popolazione e attribuisce a FdI posizioni omofobe. Ho quindi provato tristezza per questa ragazza che crede alle bugie strumentali del Pd”.

“Noi rispettiamo i diritti civili – continua Romiti – ma poniamo in primo piano la difesa e il diritto dei bambini ad avere un padre e una madre. La colpa è della sinistra che semina rancore e astio e ci accusa di avere atteggiamenti discriminatori verso gli omosessuali: questi purtroppo sono gli effetti di questa campagna d’odio. Dove non mi vogliono non ci vado, ma invito la titolare del pub a casa mia per parlare delle posizioni politiche della destra, così che possiamo chiarirci e confrontarci”.

 

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