Le Br minacciano la Meloni ma Letta tace: a sinistra è vietato solidarizzare con una donna di destra…

11 Set 2022 17:15 - di Hoara Borselli

Ancora una volta, l’ennesima, davanti alle minacce ricevute da Giorgia Meloni la sinistra non ha avuto il coraggio di prendere posizione per denunciare e per esprimere la propria solidarietà alla leader di Fratelli d’Italia. Come riporta “Il Giornale” da Enrico Letta nemmeno un messaggio di solidarietà nei confronti di Giorgia Meloni per le minacce ricevute dalle nuove Brigate rosse”.
Un silenzio che non smentisce la condotta che la sinistra ha adottato fin dal primo giorno di campagna elettorale.
In assenza di programmi e contenuti, i cosiddetti democratici si sono concentrati solo ed esclusivamente a gettare fango ed odio sulla leader di Fratelli d’Italia, rea, a loro avviso di essere la favorita nei consensi.
Una colpa troppo grande per essere tollerata.
La missiva recapitata al quotidiano “L’Adige” e al gruppo consiliare trentino del partito, firmata dalla Colonna trentina brigate rosse “Mara Cagol”, è figlia del clima di odio e violenza che la sinistra ha fomentato da quando è iniziata la campagna elettorale.
Come è possibile che minacce di tale violenza quali: “Piazzale Loreto non ha insegnato nulla, i nuovi G.A.P. (gruppi di azione patriottica ) sono pronti a intervenire e silenziare i nuovi fascisti, accoglieremo la Meloni con la sorpresa che merita”, non siano state ritenute meritevoli di solidarietà?
Proviamo per un attimo ad uscire dal terreno di scontro della campagna elettorale e consideriamo Giorgia Meloni non come leader politica ma come donna, come è possibile che proprio da coloro che si professano paladini delle donne, sostenuti da tutte le femministe,ci sia stato questo silenzio assordante?
Tutto questo non stride con la narrazione di chi non ha esitato a solidarizzare con le donne molestate anche solo per un fischio per strada?
Non stride se si pensa alle battaglie che hanno messo in campo contro gli Alpini, definiti violenti, stupratori e addirittura pedofili, accusati di tutto e alla fine colpevoli di niente?
Come è possibile che oggi una donna venga minacciata di morte e nessuno si sia scomodato nel dire “ ci dissociamo da tutto questo e solidarizziamo con la Meloni”? Veramente è bastato che la vittima fosse una donna di destra per alzare quel muro di indifferenza dove fino a ieri c’era una distesa aperta in difesa del gentil sesso?
Essere di destra ed essere in pole per diventare Premier,cancella con un colpo di spugna anni di battaglie che la sinistra si è sempre orgogliosamente voluta intestare? Ritengo che Letta abbia perso un’occasione per dimostrare che un buon politico è anche colui che nel bel mezzo di una partita importantissima, le persone vengano prima degli interessi personali.
Solidarizzare con Giorgia Meloni non gli avrebbe tolto nulla in termini di consensi, anzi , non gli avrebbe fatto perdere, oltre a quelli, anche la faccia.

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