La Fornero piange per la seconda volta: «Provo sconforto, non gioisco per la Meloni»

28 Set 2022 10:04 - di Adriana De Conto
Fornero

Tra rosiconi e lagnosi ci sono anche i piagnoni. La rotonda affermazione di FdI e Giorgia Meloni ha scombussolato anche Elsa Fornero. Che non ha mancato di raccontare ai lettori il suo “sconforto” di domenica notte in un editoriale sulla Stampa. La ex ministra piange per la seconda volta. Ricordiamo la prima volta, quando fu votata la sua legge lacrime e sangue sulle pensioni che ha inguaiato tanti lavoratori, poi esodati, per gli effetti della sua riforma. A piangere furono gli italiani, ma a fare  il giro del mondofurono le sue. Ora, il suo piagnisteo per il voto espresso dagli italiani in una giornata di democrazia fa ridere e fa arrabbiare al tempo stesso.

Fornero sulla Stampa: perché non gioisco per la vittoria di una donna

Fornero, ministro tecnico di un governo Monti ricordato come un incubo, ha la faccia tosta di deplorare la vittoria del centrodestra; e, comunque, la vittoria della politica e del libero voto. Gli italiani dopo anni esprimono una chiara indicazione di governo e di stabilità e l’ex ministra si permette di piangere, di cadere nello sconforto. Non ha difficoltà ad ammetterlo per iscritto che domenica notte, quando la tendenza a favore del centrodestra era ormai palese, ha avuto un momento di crisi. Dalle colonne del  quotidiano di cui è editorialista, non gioisce per  l’affermazione di una donna. Eppure è una pagina epocale per la nostra politica, comunque la sui pensi.  Scrive invece che da tre giorni in lei «prevalgono lo sconforto e la rassegnazione». “Nel giorno in cui, come tantissime donne, avrei dovuto gioire per la fragorosa rottura, da parte di una donna, per di più giovane, di uno dei due più resistenti “soffitti di cristallo” italiani – quello della Presidenza del Consiglio – prevalgono invece in me lo sconforto e la preoccupazione”.

Fornero “sconfortata” per la fiamma nel simbolo di FdI

E sapete perché la Fornero si trova in questo grave disagio? Perché è “disturbata” dalla presenza della Fiamma nel simbolo di Fratelli d’Italia, partito che già nel nome – secondo il suo sentire- mostrerebbe la sua impronta «maschilista». Il punto è che la Fiamma, scrive,  «ci riporta direttamente a un periodo drammaticamente negativo perla storia italiana». Un’affermazione buttata là per sentito dire e che non fa onore a una docente, una “tecnica”. Di quale periodo negativo parla? Chi ha votato ricorda un periodo particolarmente negativo: quello del governo Monti, mai votato,  di cui fu protagonista, malgrado gli italiani. Si riferisce al Msi? Allora ripassi la storia della Repubblica, perché il partito fu all’opposizione dalla sua fondazione al suo scioglimento in Alleanza Nazionale. E’ stato più volte scritto e appurato che la fiamma non c’entra nulla con il fascismo, E  la Fiamma era nel simbolo di An, protagonista di molti governi della “seconda repubblica”. Alla Fornero mancano alcuni “fondamentali”, parla come una Elodie qualunque.

“Toccherà a Mattarella decidere la compatibilità con la Costituzione”

Ma il peggio arriva quando addirittura invoca l’intervento del Capo dello Stato. «Toccherà al presidente Mattarella decidere quanto questo (la Fiamma?) sia compatibile con il giuramento della Costituzione». All’ex ministro ricordiamo quanto detto precedente sull’Msi e An. A meno che lei non si ostini a perseverare nell’errore che la fiamma sia un simbolo del regime. Sarebbe un errore blu molto grave. Non ragioni come Loredana Berté o un Toscani qualunque…

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