Kasia Smutniak, ex fidanzata di Taricone, si unisce al coro anti-Meloni: “Aborto a rischio, voto Bonino”
Niente da fare. Più Giorgia Meloni spiega che non ha nessuna intenzione di toccare la legge 194 e di limitare il diritto all’aborto, più qualche distratta personalità dello spettacolo, a cui non fa comodo evidentemente leggere i giornali per potersi allineare al “politically correct”, scende in campo per lanciare l’allarme sui pericoli, gli attentati, le mani sulla maternità.
L’ultima, in ordine di tempo, è Kasia Smutniak, ex fidanzata del compianto Pietro Taricone poi diventata attrice, che oggi su Instagram prende posizione sull’aborto, facendo finta che esista un pericolo in arrivo dalla destra, esattamente come la sua beniamina Emma Bonino. L’attrice, che in passato aveva usato termini molto forti contro Giorgia Meloni, concede il bis a pochi giorni dal voto senza mai nominarla stavolta.
Kasia Smutniak e il pericolo che si perda la libertà…
“Negli ultimi anni, mesi, giorni ho visto con i miei occhi quanto è facile perdere quei diritti che fino a poco fa davo per acquisiti. La libertà di scelta di chi sono, come vorrei essere, cosa fare del mio corpo, la possibilità di sognare il futuro migliore per i miei figli… tutto mi sembra in pericolo“, scrive Kasia Smutniak postando un fotomontaggio con uno scatto del 1978, con una donna in piazza che mostra un cartello: “Abbiamo tutte abortito. Vogliamo il processo”. E, accanto, una foto di Emma Bonino del 2022, anche lei con un cartello tra le mani: “Abbiamo tutte abortito. Ora riparte il processo?”.
La Smutniak prosegue così. “Basta vedere i fatti: la perdita del diritto all’aborto l’anno scorso nella mia Polonia, e qualche mese fa negli Stati Uniti, la costruzione del muro tra la Polonia e la Bielorussia, la negazione del diritto all’asilo e ai principali diritti umani con la vergognosa pratica dei respingimenti, la solitudine e la disperazione delle donne afgane rinchiuse in casa dal regime e dimenticate da noi da un giorno all’altro, gli applausi in Senato quando veniva bocciato il Ddl Zan, e questa campagna elettorale fatta di urla che fanno paura… La lista è davvero troppo lunga. E la pazienza è poca oramai”, sbotta l’attrice, senza mai nominare la destra e la Meloni.
Uno sfogone anonimo ma con destinatari ovvi, un’altra voce nel coro degli artisti disinformati ma politicamente molto, molto impegnati. A proposito, chi voterà la Smutniak? “Io sto dalla parte di Emma”. Non avevamo dubbi.