Cottarelli è rassegnato: “Con la Santanchè spero solo di perdere bene. Non ci votano più”

5 Set 2022 8:39 - di Sara De Vico

Obiettivo: perdere con dignità. Ed evitare la débacle totale. Carlo Cottarelli, intervistato dal Fatto Quotidiano a Cernobbio, ammette che la campagna elettorale del Pd è tutta in salita e competere con la destra di Giorgia Meloni è una missione impossibile.

Cottarelli: gli elettori non ci votano più

Messo in campo da Letta come la “punta di diamante”, Mister forbici è  candidato nel collegio uninominale di Mantova-Cremona. E capolista a Milano. Dovrà sfidare un osso duro come la Santanchè e sa bene che avrà la peggio. Cercherà di limitare i danni “Un amico mi ha detto – racconta – ‘Sei passato dai mercati finanziari al mercato ortofrutticolo’. Vado in giro con i militanti del Pd e parlo con le persone. Mi dicono quali sono i loro problemi: ma la situazione è anche complicata”.

Dai mercati finanziari al mercato ortofrutticolo

Più che entusiasmo, il tecnico cresciuto alla scuola di Monti e Draghi,  raccoglie contestazioni. “Mi fermano e mi dicono che un tempo votavano il Pd e adesso non lo faranno più o non lo sanno”. L’uomo della spending rewiev sembra atterrato da Marte. Passeggiando per i mercati e i quartieri del collegio lombardo spiega le posizioni del Pd sul prezzo dell’energia e sulla recessione ma catturare il voto dei delusi è una impresa titanica.

“Faccio il possibile, ma per Letta andrà male”

“Ha molto più successo chi propone di dare soldi subito alla gente rispetto a chi propone programmi di medio periodo che però ottiene più risultati, come il Pd”. Insomma la demagogia degli avversari batterebbe la serietà della sinistra di Letta.  “C’è la paura dell’immigrato e allora uno vota qualcos’ altro. È una mancanza di comprensione del fenomeno: per i migranti abbiamo speso al massimo 5 miliardi l’anno, mentre la spesa pubblica dello Stato è di 950 miliardi. Ma questi elettori esistono e non ci voteranno”.

Con la Santanchè non c’è partita

Cottarelli è pronto al peggio. “Il Pd andrà male alle elezioni, Letta sembra rassegnato.
Ricordiamoci che anche nel 2018 era andata male”. Sa bene che non potrà battere la sua sfidante nel collegio, Daniela Santanchè. Un osso duro. “Ho il vantaggio che sono di Cremona e lei di Cuneo, ma nel 2018 lei vinse di 25 punti. Il mio obiettivo è perdere riducendo questo divario”.

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