“Con la Meloni gli italiani scelgono l’inferno”: Vecchioni entra nel coro delle cantanti odiatrici…

13 Set 2022 8:28 - di Marta Lima

«Gli italiani hanno deciso che nel limbo non vogliono starci, meglio l’inferno», attacca Roberto Vecchioni, intervistato dalla Stampa, il quotidiano che ha soppiantato il Manifesto nella “resistenza” anti-destra e anti-Meloni, con il cantante “compagno” che si unisce al “coro” delle donne e delle artiste di sinistra, dopo aver elogiato, in passato, la leader di Fratelli d’Italia…

Vecchioni arruolato nell’esercito degli artisti anti Meloni

Si sa,  nel mondo dello spettacolo, parlare male della destra, anche quando lo fa una donna con un’altra donna, aiuta a lavorare ed è utile a chi si proclama artista “libera”. Ed ecco che erano arrivate le terribile denunce politiche di Elodie, Loredana Bertè, Ornella Muti, Vanessa Incontrada e chi più ne ha più ne metta. Oggi un maschietto fa l’eco alle varie odiatrici e il suo nome non è un nome qualunque. Vecchioni paragona l’avvento della Meloni all’inferno dantesco e in una intervista tutta musicale lascia che l’incipit, la parte del leone, l’inizio della chiacchierata, sia tutta a sfondo politico. «Ormai l’abbiamo già digerito il risultato elettorale. Gli italiani vanno da una parte o dall’altra senza problemi: non va bene, cambiamo. Per me Giorgia Meloni non è credibile, ma lo è per la gente e quindi vincerà le elezioni».

“Solo i giovani di sinistra si ribellano”

Le parole di Vecchioni sono astiose. «È plausibile pensare a una vittoria ampia della destra, rischiamo anche un 70 a 30. Gli italiani hanno deciso una linea, che non so nemmeno se definire destra. Pensano che possa contare di più in Europa, forse illudendosi, perché non è che siamo sta gran forza, con tutti i debiti che abbiamo». È più preoccupato sul fronte dell’economia o dei diritti?
«Entrambi, anche se essendo uno da pensiero debole, propendo di più per i diritti».
Ovviamente, per i cantante, sono solo quelli di sinistra a meritare rispetto, anche i giovani. «Molti si sono adattati – o sono stati obbligati – alle esigenze della vita, a chinare il capo per avere magari un lavoro. Però ci sono quelli che ci danno dentro, che si impegnano, gli ecologisti. Diciamo che sono generalmente i giovani di sinistra, che credono che il mondo di possa ancora ribaltare.
Ma questo è un discorso lunghissimo da fare…».
Sogna, ragazzo, sogna. Ma solo se sei di sinistra. Che tristezza.

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