Autunno, la stagione perfetta per la dieta. Ecco gli errori da non fare: il primo riguarda la frutta…
L’autunno è una stagione perfetta per cominciare una dieta che ci aiuti a perdere peso o riequilibrare il nostro stile di vita alimentare. Dopo l’estate che porta con se qualche eccesso gastronomico legato alla maggiore convivialità, qualche pizza in più, qualche alcolico in eccesso, aperitivi e dopo cena, insieme ad abitudini meno regolate, potrebbe essere proprio questo il periodo giusto per i buoni propositi, aiutati dalla spinta psicologica del ‘riavvio’ delle attività consuete”. Lo spiega all’Adnkronos Salute Silvia Barrucco, nutrizionista e medico termale alle Terme di Chianciano.
La dieta in autunno è quella più stimolante
Chiaramente, continua l’esperta, “non c’è un periodo giusto standard: iniziare una dieta significa comunque mettersi in una condizione di cambiamento del nostro stile di vita, quindi qualcosa di molto profondo, anche intimo. Le scelte alimentari, infatti, hanno a che fare con le nostre abitudini, con la nostra famiglia, anche con la nostra emotività. Quindi scegliere di ‘mettersi a dieta’ non è così banale, se si punta a un vero cambiamento. In questa prospettiva non c’è un momento giusto, il momento giusto ognuno lo trova dentro di sé, quando trova la giusta motivazione. Ma è sicuramente vero che, una volta finita l’estate, tornando alla routine al lavoro, alla scuola, è più frequente che si dica a se stessi: ‘ok adesso cambio qualcosa davvero nella mia vita'”.
Un aiuto importante dalle terme
Le terme possono essere d’aiuto “sia sul piano emotivo sia su quello pratico”, dice Barrucco, “in particolare quando si possono utilizzare acque che aiutano a depurare il fegato che, se lavora meglio non solo si favorisce la digestione, ma anche l’alvo intestinale, e spesso le problematiche intestinali sono molto diffuse nella popolazione. Aiutando il fegato si pone la base per poter digerire meglio gli alimenti. Digerire meglio significa ottimizzare l’assorbimento nutrizionale di ciò che mangiamo. E quindi riusciamo anche a ridurre le quantità di cibo assunto. Ottimizzo ciò che mangio”. Col le cure termali quindi, “è possibile ‘potenziare’ la dieta o permettere uno starter importante, a partire da un approccio nutrizionale mirato, accompagnato dalla giusta quota di attività fisica. Depurare è sicuramente un modo per iniziare con il piede giusto”, conclude.
Il cibo vegano e i condimienti che tradiscono
Per il vegano, in caso di dieta dimagrante, continua Barrucco, “la situazione diventa davvero molto difficile, ma non impossibile. In questo caso sono le quantità a fare la differenza. E anche i condimenti. Quando si fa questo tipo di scelta è necessario ancor più essere attenti alla qualità dei cibi, dobbiamo essere dei consumatori molto informati. Andrà privilegiata, ad esempio, la pasta di grani antichi, integrale o semi-integrale, niente farine bianche, sì invece ai cereali, anche interi, quindi farro, orzo, quinoa, amaranto, spaziando per avere un’alimentazione non troppo monotona e per non perdere dei nutrienti importanti”, evidenzia Barrucco, che invece non considera sempre necessari gli integratori, “dipende dal singolo, nella dieta vegana in generale, non solo quella dimagrante, alcuni nutrienti si perdono evidentemente, e in alcuni casi può essere utile integrare”.