Allarme bomba al ministero della Salute: dipendenti evacuati e artificieri al lavoro per 5 ore

16 Set 2022 15:00 - di Natalia Delfino
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Mattinata di paura al ministero della Salute, dove intorno alle 9 una telefonata anonima arrivata al centralino ha segnalato la presenza di una bomba tanto nella sede di Lungotevere Ripa a Trastevere quanto in quella di viale Giorgio Ribotta all’Eur. Entrambe le strutture sono state evacuate e raggiunte dagli artificieri dell’arma dei Carabinieri. Al termine dei controlli, andati avanti fino alle 14, è emerso che si era trattato di un falso allarme.

L’allarme bomba al ministero della Salute

«L’allarme di stamattina è fortunatamente rientrato. Voglio solo dire grazie a tutte le donne e gli uomini del ministero della Salute che ogni giorno svolgono un lavoro straordinario per il nostro Paese», ha commentato sui social il ministro della Salute, Roberto Speranza. Sul caso sono intervenute le Federazioni nazionali degli Ordini dei medici e degli odontoiatri e delle professioni infermieristiche, Fnomceo e Fnopi, esprimendo «totale solidarietà al ministro della Salute e a tutti i dipendenti del ministero» e condannando «in modo assoluto l’allarme bomba che ha costretto tutti i dipendenti del ministero ad abbandonare gli uffici per l’intera mattinata».

Gli ordini sanitari: «Inaccettabile atto di chi vuole seminare il caos»

«Non è concepibile – hanno aggiunto – che in un clima già di estrema difficoltà come quello in cui il nostro Paese, e non solo, è costretto a vivere, ci sia chi utilizza mezzi tanto abietti, quanto riprovevoli per seminare ulteriore caos». Rimarcando l’importanza del lavoro svolto dal ministero della Salute, le federazioni di medici e infermieri hanno quindi sottolineato che «non è accettabile che sia fermato da azioni inconsulte, come non è accettabile che possano essere utilizzati simili mezzi per manifestare dissensi eventuali, anche se questi non trovano alcun riscontro oggettivo nella realtà». Le due federazioni quindi hanno condannato «ogni azione che con minacce e violenze possa anche solo rallentare la tutela della salute delle persone».

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