Toto-candidati: Claudio Lotito col centrodestra. Il presidente della Lazio ci riprova con Forza Italia (o con la Lega)
Non si ferma il toto-candidature nel centrodestra, nonostante ancora manchi l’ultimo accordo sui collegi e la ripartizione tra alleati. Il patron della Lazio, Claudio Lotito potrebbe trovare posto in lista con il centrodestra. A quanto trapela il presidente del club biancoceleste avrebbe un dialogo aperto sia con la Lega che con Fi. Il collegio potrebbe essere un uninominale del Lazio, con “paracadute” al proporzionale.
Nelle scorse elezioni, il presidente della Lazio si candidò con Forza Italia in un collegio campano. Quel seggio venne assegnato al parlamentare Vincenzo Carbone, anche lui in corsa per gli azzurri, ma Claudio Lotito presentò reclamo, ritenendo che ci fosse stato un errore di calcolo. In prima battuta, la giunta di Palazzo Madama aveva dato ragione al patron biancazzurro, ma i successivi voti d’aula avevano congelato la ratifica. Alle elezioni del 25 settembre Lotito spera che sia la volta buona.
Nella storia del calcio romano, un altro presidente di club era stato senatore della Repubblica. Dino Viola, presidente della Roma, fu candidato ed eletto con la Democrazia cristiana negli anni d’oro del club con Liedholm in panchina e Falcao, Di Bartolomei e Bruno Conti in campo. Il rapporto tra calcio e politica ha avuto negli ultimi tempi anche vicende particolarmente singolari, come quella dell’ex calciatore di Catanzaro, Udinese e Juventus Massimo Mauro, candidato nei Ds per volontà dell’allora segretario Walter Veltroni. Per fargli posto e per gli incastri delle candidature, i Ds sacrificarono addirittura il presidente emerito della Consulta, Aldo Corasaniti.
Tra i presidenti di squadre di calcio, spiccano i nomi del presidente del Bari, Antonio Matarrese, del patron della Fiorentina, Vittorio Cecchi Gori e del presidente della Juventus, Giampiero Boniperti, europarlamentare di Forza Italia.
Lotito seguirebbe un altro nome eccellente della Lazio in Parlamento, quel Gigi Martini, terzino sinistro dello scudetto del 1974, che per due legislature, dal 1996 al 2006 è stato un apprezzato parlamentare di Alleanza nazionale.