Pure il comunista Dessì esulta per la morte di Gorbaciov: “Stappo vodka. Ha svenduto i valori dell’Urss”

31 Ago 2022 14:38 - di Lara Rastellino
Dessì Gorbaciov

E sono due: dopo Marco Rizzo, un altro comunista balla intorno al cadavere di Gorbaciov e esulta alla notizia della sua morte, a cui pensa bene di dedicare un caustico commento. Una scivolata di cattivo gusto che, come già per Rizzo in queste ore di “errata corrige”, sicuramente a breve anche senatore ed esponente di Italia sovrana e popolare, si vedrà costretto a ribattezzare come mera “provocazione social” o come stoico atto di devozione verso valori superati dalla storia…

Dessì: un altro comunista brinda alla morte di Gorbaciov

E invece no: trattasi proprio di cattivo gusto. Di scarso senso dell’opportunità. E di rivendicazione caustica anacronistica e comunque ingiustificabile di fronte alla morte.  Lo stesso Dessì, del resto, con l‘Adnkronos che lo interpella, parla di «regolamento di conti tra noi comunisti». Elevando al cubo la portata dello sfregio – anziché provare a contenerlo e ad attenuarne gli effetti oltraggiosi – sostenendo anche: «In una democrazia compiuta – spiega l’ex grillino – sicuramente nei confronti dei competitor politici si può parlare di avversari. Quando però le implicazioni sono guerre, morti, distruzioni… non si può parlare di avversari. Ma di veri e propri nemici. E in guerra i nemici non si piangono».

Dessì: «Gorbaciov ha svenduto i valori del socialismo»

Dunque per voi Gorbaciov è un nemico la cui morte va festeggiata? Chiede l’Adnkronos. E la risposta di Dessì è: «Oggi c’è una guerra che è anche frutto degli errori e della incapacità politica di Gorbaciov. Della sua incapacità di affrontare la realtà dell’Unione sovietica. Gorbaciov ha svenduto i valori del socialismo, i valori di un popolo, e per questo è diventato nemico di quel popolo. Non è un caso che venga celebrato solo dall’Occidente. Di lui si ricorderà solo la pubblicità di Pizza Hut…», prosegue, caustico, il senatore ex M5S.

E su Putin: «È l’erede di Gorbaciov, non certo l’erede del socialismo»

Putin invece per voi è un riferimento? Incalza l’agenzia di stampa. E Dessì replica: «Nelle foto dell’epoca Putin era alla destra di Gorbaciov. Tant’è vero che Putin è stato l’esegeta dei rapporti con l’Occidente. Sono gli Usa che alla fine non hanno voluto Putin e lo hanno espulso dall’Occidente. Putin è l’erede di Gorbaciov, non certo l’erede del socialismo». Insomma, anche lei (come Rizzo ndr) ha brindato con lo champagne? «No – risponde Dessì – al massimo stappo una bottiglia di vodka…». E ora, attendiamo anche alla correzione del tiro dell’implacabile Dessì…

 

 

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