La Gardenia – Castel Gandolfo

18 Ago 2022 0:01 - di Redazione

La Gardenia
Viale Bruno Buozzi, 4 – 00073 Castel Gandolfo – Roma
Tel. 06/9360001
Sito Internet: www.ristorantelagardenia.it

Tipologia: tradizionale
Prezzi: antipasti 10/30€, primi 15/20€, secondi 18/35€, dolci 7€
Chiusura: mai

OFFERTA
“Il numero 1 dei castelli romani in fatto di pesce” e “la fame esprime un bisogno, quello di essere saziati. La nostra ristorazione invece, si nutre di bellezza e ambisce a soddisfare il piacere”, sono solo alcune delle frasi-slogan di apertura dei canali social del ristorante La Gardenia. Tali premesse, a nostro parere un po’ troppo ambiziose, generano ovviamente aspettative altissime, che purtroppo sono andate in parte disattese in occasione della nostra visita. Il locale si sviluppa all’interno di una villa su più piani con terrazza vista lago di Albano. La cucina propone piatti di carne e di pesce con una chiara impronta internazionale, ma a conti fatti il livello generale rimane solo più che discreto. Abbiamo iniziato con l’antipasto misto di mare che comprende 8 varietà di crudi e cotti, dall’aspetto molto scenografico essendo servito su un enorme piatto quadrato che occupa quasi tutto il tavolo: buoni i crudi, tra cui il tris di tartare di tonno, salmone, gambero e fichi e lo scampo crudo; meno interessanti i cotti, forse anche un po’ banali, tra cui il carciofo con crema di bufala (un po’ pesante), la parmigiana con uvetta, il gambero con guanciale e l’insalata di calamari con gelato alla patata viola che gli dava un po’ di freschezza. A parte l’aspetto visivo, si potrebbe (e si dovrebbe) lavorare di più sulla ricercatezza delle materie prime e sull’assemblaggio delle stesse. Abbiamo poi assaggiato la rana pescatrice con pesche flambate, un piatto risultato squilibrato: la bagna era molto liquida ed era sbilanciato nella parte acida, con il frutto dal sapore un po’ acerbo. Abbiamo concluso con un babà con crema pasticcera e amarene, per il quale queste ultime erano la parte migliore di un dolce che non ci ha convinto, seguito da un caffè ben estratto.

AMBIENTE
La vera forza di questo ristorante sono gli interni sontuosi, dove un tripudio di candelabri, quadri, specchi con cornici barocche, lampadari e tavoli in cristallo, teste di moro e ceramiche di ogni foggia e colore creano un insieme molto particolare.

SERVIZIO
I camerieri sono abbastanza presenti e cordiali, ma alcuni errori come i bicchieri non perfettamente puliti, la mancanza del cucchiaino per il gelato e dei piatti per sporzionare il secondo non dovrebbero capitare in un locale che genera aspettative così alte.

Recensione a cura di: Roma de La Pecora Nera – ed. 2022 – www.lapecoranera.net

Scarica l’app GRATUITA Buon APPetito e troverai oltre 1.000 recensioni indipendenti sui locali di Roma, Milano e Torino

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *