I soliti furbetti: scoppia la polemica per la Festa dell’Unità a Bologna. Fdi: «Viola le regole»

19 Ago 2022 9:19 - di Paolo Sturaro
festa dell'unità

Le regole? Chissenefrega. La rivoluzione non russa. Tutto è lecito, se lo fa il Pd. Con le elezioni alle porte, a Bologna la Festa dell’Unità  comincia lo stesso. L’appuntamento è per la prossima settimana. E scoppia il caso.

Festa dell’Unità, la protesta di Bignami

Guai toccare la cosiddetta roccaforte rossa. Ma Galeazzo Bignami, deputato di FdI, non ci sta. Ha già presentato un esposto in prefettura. «È una violazione delle regole», dice senza mezzi termini. «È uno spazio pubblico che viene dato in concessione a un partito senza rispettare le regole della campagna elettorale.A Bologna le regole valgono per tutti, ma per il Pd valgono sempre meno».

Il Pd: non ci saranno bandiere di partito

Nel Pd fanno i furbetti. Annunciano che la Festa sarà senza bandiere del Partito democratico. E che non ci saranno simboli di partito. Resterà solo con il logo tradizionale della festa. Ma, come riporta il sito online dell’Ansa, all’inaugurazione (guarda caso) ci sarà il segretario dem Enrico Letta. «Sarà una festa con qualche doverosa modifica dettata dalla normativa», ha detto il responsabile della festa Lele Roveri. «Ma con l’anima e l’atmosfera che sempre hanno caratterizzato ogni Festa dell’Unità».

FdI: i dem fanno cose che non  si possono fare

Ma secondo Bignami il Parco Nord «non fa parte delle aree individuate dal Comune per la campagna elettorale. Se io volessi organizzare un’iniziativa politica in un’altra area della città al di fuori delle piazze previste, mi verrebbe risposto di no. Il Pd fa una cosa, che, semplicemente, non si può fare». La soluzione di fare la Festa dell’Unità in incognito «è ai limiti della legalità. Se oltre quel limite non sta a FdI dirlo, ma alle autorità competenti. Quel che è certo è che grazie ai cittadini che sempre ci segnalano le situazioni verificheremo se il Pd rispetterà quanto dice».

Festa dell’Unità, la precisazione del prefetto

Il prefetto aveva già replicato tramite un’intervista al “Resto del Carlino”. «Bisogna rispettare la legge. Il resto è un appello al buon senso e all’etica politica. Io non posso dare altre indicazioni, se non vigilare che non sia fatta campagna elettorale in contesti impropri. Non dovranno quindi esserci manifesti e cartelloni o appelli al voto. Si potrà invece parlare d’altro. Gli organizzatori della Festa dell’Unità possono fare quello che vogliono, tranne campagna elettorale».

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