Fazzolari (FdI): “Sostituiremo il reddito di cittadinanza con sussidi per i veri bisognosi”
«Interverremo sulla tregua o pace fiscale, sull’aumento dell’assegno unico per le famiglie, sulla revisione del reddito di cittadinanza». Lo annuncia Giovanbattista Fazzolari, responsabile per il programma di FdI, in un’intervista a Daniele Capezzone, nella quale ha fatto il punto sugli interventi immediati del centrodestra al governo.
Fazzolari spiega come verrà riscritto il reddito di cittadinanza
«L’attuale reddito di cittadinanza – ha annunciato Fazzolari nell’intervista pubblicata sul quotidiano La Verità – sarà sostituito da meccanismi completamente diversi, in primo luogo a tutela dei veri bisognosi: gli over 60 senza reddito, i disabili, le famiglie prive di reddito con minori a carico. Non saranno inclusi in questa platea i cittadini tra i 18 e i 60 anni senza figli a carico. E poi occorrerà separare nettamente ciò che va fatto per le politiche attive del lavoro».
Dalla rete alla ex Alitalia, ecco gli altri piani del centrodestra
Quanto alla flat tax, a Capezzone che chiede maggiori dettagli, Fazzolari spiega: «Abbiamo incluso solo ciò che sarà fatto nella prima legge di bilancio: flat incrementale e estensione a 100.000 euro di quella attuale per le partite Iva. Poi, nel resto della legislatura, realizzeremo un intervento fiscale più generale».
“Dalla rete all’ex Alitalia, c’è un rischio di statalismo, di dirigismo, di fiducia in un eccessivo intervento della mano pubblica?”, chiede Capezzone. «No – risponde Fazzolari – noi siamo dell’idea che vada rafforzato il libero mercato, e che, per far questo, vadano combattute rendite e monopoli. Ad esempio, la proprietà pubblica della rete di comunicazione è l’assunto per garantire concorrenza alle imprese che offrono servizi. Francia e Germania, in un modo o nell’altro, controllano la rete: la proprietà privata della rete sarebbe un’anomalia italiana». In particolare, «siamo per la proprietà pubblica delle infrastrutture strategiche su cui si offrono servizi in concorrenza. Se il servizio è invece un monopolio, nella concessione va garantita una clausola di interesse nazionale. Pensi alle autostrade, dove si è ragionato un po’ come avrebbe fatto un oligarca russo seduto su un pozzo di petrolio». Allo stesso modo, FdI chiede lo stop alla vendita di Ita. «Rischiamo una mossa tafazziana. Abbiamo risanato una compagnia che è costata cifre enormi, ora è andata in utile nei mesi estivi, e la cediamo senza avere chiarezza sull’assetto complessivo?».
Sul programma del centrodestra pesa comunque la data delle elezioni, come ha ricordato Fazzolari: «È la prima volta nella storia che un Parlamento si insedia a ridosso della sessione di bilancio, e non sarà una situazione semplice da gestire: per questo, come ha sostenuto Giorgia Meloni, avremmo preferito un’uscita ordinata dalla legislatura anziché un confuso “si salvi chi può”»