Brunetta: “Non mi candido con nessuno. Meloni è l’unica che ha un posizione coerente”
”Semplicemente non mi candido. Ho dato tanto alla politica e tanto ho ricevuto”. Così il ministro uscente della pubblica amministrazione Renato Brunetta, 72 anni, intervistato da Monica Guerzoni sul Corriere della Sera.
“Nessun rammarico e nessun rimpianto – precisa l’ex fedelissimo berlusconiano – Semmai un po’ di dolore. Ho visto Forza Italia, che è stata la mia casa per quasi trent’ anni, contribuire alla caduta di Draghi. Il governo più credibile, autorevole e serio, che poteva farci uscire da una situazione tragica che ha visto sommarsi pandemia, guerra, inflazione e uno spread minaccioso’. Un atto incredibile e incomprensibile”. Lo sottolinea al Corsera il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta.
”Aprire una crisi che fa rischiare l’osso del collo all’Italia, come ha deciso Conte seguito da Salvini e Berlusconi, è un masochismo che mi angoscia. Il mio sogno era votare a fine legislatura, dopo una legge di Bilancio draghiana forte e strutturata. Ora – dice Brunetta – abbiamo uno scenario distopico, il peggiore possibile”.
“Quando io e Giorgia eravamo vicini di banco al governo parlavamo spesso”
Quanto alla leader di FdI, Giorgia Meloni ”È l’unica che ha una posizione coerente. Ha fatto un’opposizione dura, ma anche seria e si candida a governare. Non ho pregiudizi verso di lei, ma passare dalla credibilità di Draghi a un altro governo, che dovrà dimostrare di essere affidabile, è in sé un problema per il Paese”. E sull’ipotesi di una chiamata a ministro da parte di una Meloni vittoriosa dice: ”Mica siamo in un film! Ma quando eravamo vicini di banco, durante il governo Berlusconi del 2008, parlavamo spesso. Ho un bel ricordo dei nostri colloqui, mi chiedeva consigli che io da professore davo ben volentieri. Glieli darei anche oggi, nello spirito repubblicano”.
Anche Brunetta si dice favorevole al presidenzialismo
Brunetta promuove anche il programma del centrodestra. «È la prima volta che non scrivo il programma “azzurro”, logico che si sommino sofferenza e ricordi. Anche perché i 15 punti sono in continuità con il passato. Ma io ho creduto nel progetto di unità nazionale rappresentato da questo esecutivo. Fino alla fine continuerò a impegnarmi per attuare il Pnrr e mettere il Paese in sicurezza dal punto di vista sanitario, sociale ed economico». E alla domanda: “Berlusconi vuole sfrattare Mattarella?”, Brunetta dice alla intervistatrice: «Come non ho mai amato le strumentalizzazioni contro di me, non le amo sugli altri. Forse Berlusconi è stato male interpretato, anche se ha usato un’espressione troppo forte e io non sono cambiato, la riforma costituzionale per l’elezione diretta del capo dello Stato la voterei».