A 105 anni supera l’ictus e torna a giocare a carte. Intervento record all’ospedale di Parma
Intervento record all’ospedale di Parma. Una paziente di quasi 105 anni – 104 e 8 mesi per l’esattezza – colpita da ictus cerebrale è stata trattata con successo dall’équipe del “Percorso Stroke Care” dell’ospedale Maggiore di Parma. Dopo 24 ore la signora Rosa, questo il suo nome, era perfettamente lucida, in grado di muoversi e mangiare. E ora ha ripreso a giocare a carte.
Ospedale di Parma, la vicenda
La signora Rosa, in buone condizioni generali, ospite di una casa di riposo, appena dopo l’ora di pranzo aveva presentato improvvisamente una paralisi degli arti di sinistra, cioè i sintomi che facevano pensare ad un ictus. L’intervento immediato del 118 con pre-allertamento del Pronto soccorso e del neurologo ha reso possibile un rapido inquadramento clinico, prima, e neuroradiologico, subito dopo, con l’esecuzione di una Tac e di una angio-Tac, che dimostrava un ictus in atto da occlusione dell’arteria carotide e cerebrale media di destra. D’accordo con i familiari, i sanitari hanno deciso di procedere con un’operazione di rivascolarizzazione endovascolare (rimozione meccanica del trombo).
«Il caso più longevo trattato in Italia»
A 90 minuti dall’esordio dei sintomi, il neuroradiologo interventista procedeva alla riapertura del vaso ottenendo una completa rivascolarizzazione. «La nostra paziente – ha dichiarato Umberto Scoditti, responsabile del percorso Stroke Care dell’ospedale padovano – risulta in assoluto il caso più longevo trattato in Italia. A livello mondiale si posiziona subito dopo un uomo di 105 anni che era poi deceduto nei giorni successivi. Questa entusiasmante esperienza conferma ancora una volta che è possibile curare l’ictus con successo anche in età molto avanzata. Rimane fondamentale il tempo e il lavoro di squadra. All’esito favorevole del nostro caso ha contribuito la rapidità di intervento e la perfetta collaborazione del personale del 118, pronto soccorso, Stroke Unit, anestesia e rianimazione e Neuroradiologia diagnostica ed interventistica».