Sgarbi candidato in quota centristi: “Correrò in uno dei collegi offerti da FdI, Meloni è stata equa”
Sarà candidato alle politiche con il suo movimento ‘Rinascimento‘ insieme a ‘Noi con l’Italia’ di Maurizio Lupi, in rappresentanza della ‘quota centristi’ nel centrodestra: stiamo parlando dell’ex azzurro, ora al Misto con ‘Nci’, Vittorio Sgarbi. Il critico d’arte, che è rimasto in ottimi rapporti con Silvio Berlusconi (era alle ‘nozze non nozze’ tra il Cavaliere e Marta Fascina), ringrazia Giorgia Meloni, perché gli è stato assegnato uno degli undici collegi uninominali ‘offerti’ da Fratelli d’Italia.
”Allo stato io sono nella quota centristi di cui si è fatto carico Fratelli d’Italia, la Meloni è stata eque ed equilibrata”, dice all’Adnkronos Sgarbi, che aggiunge: ”Ora bisognerà valutare e vedere come sarà rappresentata questa parte di cui faccio parte”. ‘Noi con l’Italia di Lupi è esentata dalla raccolta firme, quindi, Sgarbi potrà presentarsi alle politiche con il suo simbolo, visto che ‘Rinascimento‘ è alla componente del Misto a Montecitorio proprio con Nci.
L’altro ‘pezzo’ di centro moderato, quello che fa capo a Giovanni Toti, che si chiama ora ‘Italia al centro’, resterà nel centrodestra o guarda a sinistra? ”Toti non toglie nulla se va via, e non aggiunge nulla se resta…”, taglia corto Sgarbi.
Sgarbi candidato con la sua lista Rinascimento tra gli undici collegi uninominali
La prossima settimana il centrodestra entrerà nel vivo della trattativa sui collegi elettorali. Dopo il vertice fiume di mercoledì scorso, conclusosi con l’accordo sulla premiership e la ripartizione degli uninominali, martedì dovrebbero tornare a riunirsi i leader per fare il punto della situazione, ma non ci sono conferme a riguardo. Di certo, raccontano fonti parlamentari, alle 10.30, presso gli uffici del gruppo Lega a Montecitorio si terrà una riunione con gli esperti di ciascun partito della coalizione, i cosiddetti sherpa. Secondo Adnkronos ci saranno Ignazio La Russa, Francesco Lollobrigida e Giovanni Donzelli per FdI; Roberto Calderoli e Giancarlo Giorgetti per la Lega; il governatore Roberto Occhiuto, i deputati Gregorio Fontana e Alessandro Sorte per Forza Italia; il senatore Antonio De Poli per l’Udc, Maurizio Lupi per Noi con l’Italia e un rappresentante di Coraggio Italia.
Sul tavolo, raccontano, ci sarà anche il caso dei centristi, dopo i malumori in casa Udc sulla quota di undici uninominali assegnata ai ‘piccoli’. Il partito di Lorenzo Cesa, che si ritiene penalizzato, ancora non è chiaro se verrà considerato a ‘carico’ di Forza Italia (e in quel caso correrà in lista con il partito di Silvio Berlusconi) o dovrà suddivide insieme a Coraggio Italia e Noi con l’Italia gli undici seggi ‘concessi’ da FdI. Alla riunione dei tecnici, l’Udc, riferiscono, porrà il problema per riaprire il dossier con l’obiettivo di ricalibrare i collegi. In attesa di questo incontro, nel fine settimana continueranno incontri e contatti per provare a sciogliere tutti i nodi irrisolti e arrivare al nuovo summit dei leader con il terreno sminato.