Russia-Cina, altro che amici: Putin fa arrestare uno scienziato russo “spia” di Pechino e malato terminale

1 Lug 2022 16:08 - di Lucio Meo

Vacilla l’asse Mosca-Pechino, alle prese con un clamoroso caso di spionaggio. Uno scienziato russo, ammalato terminale di cancro, è stato arrestato in un ospedale della Siberia e trasferito in carcere a Mosca con l’accusa di spionaggio a favore della Cina. Lo riferisce il sito Tayga.info, rilanciato da Moscow Time.

Dmitry Kolker, 54 anni, è direttore dell’Istituto di ottica quantistica dell’Università di Novosibirsk, ma ora è in gravi condizioni di salute. “Hanno preso un uomo un uomo malato, ricoverato in un ospedale privato, che sta praticamente morendo ed è nutrito grazie ad un tubo collegato alle sue vene”, ha denunciato il figlio, Maxim Kolker. Il padre, ha detto, è accusato di spionaggio a favore della Cina, paese alleato della Russia, dove lo scienziato ha tenuto delle conferenze sulla spettroscopia laser. La casa di famiglia è stata perquisita dalle forze di sicurezza.

Lo scienziato spia che la Russia accusa

Il figlio nega però le accuse ricordando che, durante il viaggio in Cina, lo scienziato è stato accompagnato costantemente da un agente dei servizi d’intelligence russi dell’Fsb e gli è stato proibito di parlare in inglese. Kolker è stato trasferito nella prigione di Lefortovo a Mosca in attesa del processo, ma i suoi familiari temono che non sopravviverà alla detenzione. Secondo l’agenzia stampa Tass, il tribunale di Novosibirsk ha ordinato la carcerazione preventiva dello scienziato fino al 29 agosto. Se verrà riconosciuto colpevole di alto tradimento rischia una condanna a 20 anni di prigione.

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