Piano B degli Usa sull’export di grano ucraino. Mosca: i nostri attacchi solo contro infrastrutture militari
C’è un piano B degli Usa e di Kiev per esportare il grano ucraino, ha rivelato l’amministratrice dell’agenzia per lo sviluppo internazionale americana, Samantha Power.
Il piano alternativo per permettere le esportazioni di grano dopo l’attacco di due giorni fa contro il porto di Odessa a cui stanno lavorando gli Stati Uniti e l’Ucraina “coinvolge strade, ferrovie e l’invio di chiatte, oltre che adattamenti del sistema ferroviario in modo che possa essere allineato a quello in Europa, in modo che le esportazioni possano uscire più rapidamente”.
“Lavoriamo a piani di emergenza perché non c’è modo di potersi fidare di quello che dice Putin”, ha aggiunto Power, parlando con la Cnn.
La responsabile di Usaid ha poi espresso l’auspicio che l’accordo sul grano “in qualche modo venga rispettato”, nonostante la Russia abbia deciso di “voltargli immediatamente le spalle” bombardando il porto. E ha sottolineato che garantire l’approvvigionamento di grano aiuterà a far scendere i prezzi, ha detto Power: “Anche solo lo spettro che l’accordo funzioni e venga applicato e che i cereali lascino il porto ha fatto scendere i prezzi, anche in un periodo di 24 ore. Quindi, più offerta a parità di domanda significa prezzi più bassi”.
Dal canto suo il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha assicurato che il recente attacco missilistico su Odessa, confermato dal ministero degli Esteri russo, non avrà alcun impatto sulle esportazioni di grano ucraino.
“Questi attacchi sono collegati esclusivamente alle infrastrutture militari. Non sono in alcun modo legati alle infrastrutture utilizzate per l’esportazione di grano. Ciò non dovrebbe influire – e non influirà – sull’inizio delle spedizioni”, di grano, ha aggiunto Peskov nel corso di un punto stampa.