Omicidio Willy Monteiro, ergastolo per i fratelli Bianchi, 23 anni a Belleggia e 21 anni a Pincarelli
Condanna all’ergastolo per i fratelli Bianchi ritenuti responsabili dai giudici della Corte d’Assise di Frosinone dell’omicidio di Willy Monteiro Duarte, avvenuto la notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 a Colleferro.
I giudici hanno condannato a 23 anni Belleggia, e a 21 anni Pincarelli disponendo una provvisionale di 200mila euro ognuno per genitori di Willy Monteiro Duarte e di 150mila euro a favore della sorella del ragazzo ammazzato a calci e pugni.
La lettura della sentenza è stata accolta dagli applausi e lacrime tra i familiari e gli amici della vittima fuori dall’aula dove si celebrava il processo e dalle urla tra gli imputati nel gabbiotto dell’aula una volta portati via dagli agenti della Polizia Penitenziaria.
“Quella notte ero lì, al di là delle scuse e delle giustificazioni sulla poca illuminazione si vedeva bene tutto e ricordo bene, anche se cerco di rimuovere, che hanno infierito tutti e quattro sul mio amico”, dice Samuele Cenciarelli, testimone nel processo per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte e amico del 21enne, ai giornalisti in aula mentre si è in attesa della sentenza.
“Ero con Willy quando lo hanno colpito – racconta. – Quando ho visto il primo calcio ho provato a intervenire, ma sono stato respinto anche io con un calcio. Ora si stanno arrampicando sugli specchi, ma sono colpevoli tutti e quattro e per loro, senza distinzioni, mi auguro sia ergastolo”.
“Dissento dalla tesi della Procura – aveva detto l’avvocato Massimiliano Pica, difensore dei fratelli Bianchi in sede di repliche, davanti ai giudici della Corte d’Assise di Frosinone che sono andati poi in camera di consiglio per decidere sull’omicidio di Willy Monteiro Duarte. – I fratelli Bianchi quando sono scesi dell’auto non hanno avuto alcun istinto violento. Non c’è stato nessun calcio frontale, le prove non ci sono. Marco Bianchi si è subito preso le sue responsabilità dicendo di averlo colpito al fianco. Gabriele non lo ha mai colpito Willy”..