Omicidio di Daphne Caruana Galizia: confessa anche l’imputato De Giorgio. E punta allo sconto di pena per sé e per il fratello
Dopo la confessione di Vince Muscat detto ‘Il-Kohhu‘ e, prima ancora, quelle del tassista Melvin Theuma – entrambi coinvolti nell’omicidio di Daphne Caruana Galizia hanno concordato con i magistrati sconti di pena – ora anche un altro imputato per la morte della giornalista maltese ammazzata con un’autobomba nell’ottobre 2017, il criminale comune George Degiorgio, accusato assieme al fratello Alfred, ha confessato il suo ruolo nell’omicidio, nel corso di un’intervista al giornalista Stephen Grey per la Reuters.
Una confessione strategica nella speranza di evitare pene pesantissime. E infatti la reazione dei familiari di Daphne Caruana Galizia è stata gelida: “Le stesse parole di George Degiorgio mostrano che è un assassino gelido che non merita tregua”.
Degiorgio, che finora si era sempre professato innocente e che è ritenuto dagli inquirenti il killer di Daphne Caruana Galizia, assieme al fratello e a Vince Muscat – tutti sono stati arrestati nel dicembre 2017 con l’accusa di essere gli autori materiali dell’omicidio della giornalista, coloro che hanno piazzato, per conto del miliardario maltese Yorgen Fenech, l’ordigno con l’esplosivo sotto l’auto della cronista – ha detto, infatti, a Reuters di essere “dispiaciuto” perché se avesse saputo che la sua vittima era una persona così importante come Daphne avrebbe chiesto molto di più dei 150.000 euro ricevuti come compenso. Avrebbe chiesto, ha detto a Stephen Grey, almeno 10 milioni di euro, mostrando così di essere tutt’altro che pentito.
”Non vogliamo andare a fondo da soli”, ha detto George Degiorgio, riferendosi a sé e al fratello Alfred.