Minuetto tra Letta e Renzi. Il primo: “non poniamo veti”. L’altro: “mi ha detto di non credere ai giornali”
Un colpo di spugna e via. Matteo Renzi ed Enrico Letta cancellano le reciproche ostilità e muovono passi nella direzione dell’alleanza. «L’ho già detto, noi non mettiamo veti nei confronti di nessuno», ha assicurato Letta ieri sera, a margine della festa dell’Unità a San Miniato, in provincia di Pisa. «Letta mi ha telefonato sabato e mi ha detto: “quello che leggi sui giornali…, guardiamo, ci sentiremo”», ha rivelato oggi Renzi, secondo il quale le aperture del segretario Pd sono dovute al fatto che «evidentemente ha fatto due conti».
Renzi velenoso: «Evidentemente Letta ha fatto due conti…»
«Il Pd in queste settimane diceva “Renzi ci fa perdere voti, non lo vogliamo”, evidentemente hanno fatto due conti e hanno cambiato idea», ha detto il leader di Italia Viva, ospite di Agorà estate, avvertendo che «siamo in una situazione gravissima», quindi «prima decidiamo le cose da fare, poi vediamo le alleanze». «La politica sembra impazzita, forse è il caldo», ha commentato, aggiungendo «per fare la coalizione partiamo dai contenuti, ma se vuole un nome secco io ripartirei da Draghi e si ripartirà da lì se ci sarà una situazione di pareggio, se invece la destra stravince…. Il mio sogno è che il punto di ripartenza sia Draghi».
Il vero collante per Pd e Iv: sconfiggere Giorgia Meloni
Appare abbastanza chiaro che, anche se si metterà col Pd, Renzi non smetterà di fare Renzi, ovvero non deporrà del tutto le armi. «Se Iv dice che va da sola è perché ha la certezza di arrivare al 5%. Per noi è la cosa migliore per i seggi, ma io non ne faccio un discorso di poltrone», ha proseguito Renzi, per il quale il problema è lo stesso del Pd: sconfiggere Giorgia Meloni. Cambia, semmai, l’approccio: «Va sconfitta sui contenuti, non sui fantasmi», ha detto Renzi, spiegando che spera la leader di FdI non arrivi a Palazzo Chigi e che farà «di tutto perché non succeda», ma anche che «se il premier sarà Meloni rispetterò il voto». «Non si vince mettendosi contro qualcuno, ma si vince facendo proposte diverse», ha comunque sostenuto Renzi.