M5S, stangata targata Casaleggio: «Mettete il simbolo in una bottiglia e gettatelo a  mare»

3 Lug 2022 11:33 - di Fulvio Carro
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Il M5S «non interpreta più e non rispetta quei valori sui quali Casaleggio aveva fondato il M5S». Oggi «la casta politica è ancora più casta». Lo dice, intervistata da Skytg24, Enrica Sabatini, compagna di Davide Casaleggio e socia dell’associazione Rousseau.

La compagna di Casaleggio: «Sono irrilevanti»

In questi anni «si è imboccato un piano inclinato che ha portato alla fine del M5S. Ormai è una forza politica totalmente irrilevante e la prova è nei risultati delle ultime amministrative». Dietro il flop «le promesse tradite», che hanno visto «superato il progetto iniziale di Casaleggio». Per questo, «il simbolo bisognerebbe metterlo in bottiglia e lasciarlo andare tra le onde nel mare».

Di Maio e le “aspirazioni di potere”

«Io credo che la nascita di Ipf non sia un fine ma un mezzo per Di Maio, che magari aspira alla Nato o altre posizioni di potere. È stato un ministro degli Esteri», aggiunge Enrica Sabatini. «Non si accontenterà di rientrare in Parlamento o presiedere una Commissione. La sua posizione così esplicita, così atlantista, rivela un’ambizione diversa dietro questa operazione di scissione portata avanti».

L’Ipf, da uno status all’altro

Durante la conferenza stampa per la nascita di Ipf «io ho visto un rito di passaggio, una volontà di passare da uno status a un altro status, come se si rivolgesse a qualcun altro e non ai cittadini. Credo abbia un obiettivo molto più alto di tornare a sedere in Parlamento».

L’autoreferenzialità di Giuseppe Conte

Di Giuseppe Conte «si nota l’autoreferenzialità esasperata». E il «desiderio di essere al centro di tutta la forza politica, di esercitarne potere e controllo. Ha creato un Consiglio nazionale composto da 14 persone nominate da lui, che è a sua volta un nominato. Un’aberrazione del M5S», incalza la compagna di Davide Casaleggio.

«Decidono in una stanza chiusa»

Sabatini rimarca le mancate consultazione degli iscritti su snodi fondamentali, come l’invio delle armi all’Ucraina, il nome per il Quirinale. «Ormai siamo a poche persone che decidono in una stanza chiusa. Questa è la negazione del pensiero che era dietro al M5S, che è nato perché fossero i cittadini a decidere. E questo spiega la delusione dei cittadini».

 I Casaleggio su Grillo

Quanto a Beppe Grillo, «oggi purtroppo lo vedo messo da parte, il suo ruolo è stato sminuito molto da Conte e dal suo statuto. Però penso anche che il suo ruolo di garanzia non possa essere svolto da una sola persona».

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