Letta ci prova: una parte del M5S appoggi il Draghi bis. Forza Italia dice no. Meloni: questo è accanimento
Praticamente quella del M5S è ormai un’assemblea permanente senza che si venga a capo di un decisione chiara. Un’assemblea congiunta di deputati e senatori del M5s è in programma in serata con il presidente del Movimento Giuseppe Conte, che ha partecipato al Consiglio nazionale da poco concluso. Ancora non si sa se il M5S ritirerà i ministri e se consulterà la base sulla fiducia a Draghi. L’immagine è quella di un partito che versa nella più totale confusione.
Una confusione di cui vorrebbe approfittare il segretario del Pd Enrico Letta che nel suo intervento al congresso del Psi lancia un appello: “Il mio è un forte appello alle forze politiche che hanno sorretto con grandi risultati positivi il cammino del governo Draghi perché questo cammino non si interrompa e venga rilanciato a partire da mercoledì con un nuovo voto di fiducia che stabilisca un percorso di 9 mesi importante per completare tutte le riforme. Sono sicuro ci siano le condizioni per continuarlo”. Basterebbe anche solo una parte del M5s secondo Letta.
Una posizione che suscita le aspre critiche della Lega: “Letta all’improvviso si sveglia – dichiarano i capigruppo di Camera e Senato della Lega, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo – e capisce che gli italiani hanno bisogno di un governo forte e operativo su bollette, tasse e lavoro. Lui che fino alla scorsa settimana ha fatto di tutto per dividere la maggioranza e bloccare il Parlamento con Ius scholae, Ddl Zan e droga libera. Lui che, per le sue bandierine, si è alleato con i 5S che tutti sanno essere inadatti a governare. Ci risparmi almeno i suoi appelli per nulla credibili”.
Una presa di posizione cui fa eco quanto afferma Antonio Tajani: per Forza Italia l’M5s deve essere fuori dal governo. “Provocare una crisi di governo in un momento così complicato a livello nazionale e internazionale è veramente da irresponsabili. Tutto ciò che di negativo accade e accadrà è responsabilità esclusiva del Movimento 5 Stelle. Noi abbiamo le idee molto chiare, non possiamo continuare a governare con i cinque stelle, la nostra presenza è alternativa alla loro. Se non ci sarà un altro governo Draghi senza i cinque stelle si tornerà a votare”.
Giorgia Meloni tira le somme: “Basta con l’accanimento terapeutico di questo Parlamento e con i governi che non raggiungono risultati. Sarebbe scandaloso mettere assieme il quarto governo di fila caduto dall’alto solo per far vivacchiare la legislatura. Una scelta di gravissima irresponsabilità”.