Lega e Forza Italia non partecipano al voto di fiducia. Draghi in un vicolo cieco
Forza Italia non parteciperà al voto di fiducia sulla risoluzione Casini che chiede che il governo vada avanti così, come se nulla fosse. Anna Maria Bernini lo ha annunciato nel suo intervento al Senato, che Mario Draghi ha ascoltato a testa bassa, visibilmente provato. Lo stesso farà il gruppo della Lega come ha annunciato il capogruppo Candiani.
Sia Bernini che Candiani hanno spiegato che il centrodestra di governo aveva tentato una exit strategy per salvare il salvabile, una risoluzione presentata da Calderoli in cui si chiedeva discontinuità. E di andare avanti sulla base di un nuovo patto e di una nuova maggioranza senza il M5s. Ma Draghi, imponendo il voto di fiducia sulla risoluzione Casini, ha rifiutato anche questa possibilità.
Bernini ha rivendicato la lealtà e lo spirito di collaborazione che Forza Italia ha sempre dimostrato e ha puntato l’indice contro le fibrillazioni che il M5S ha portato nella maggioranza di governo. Si è poi detta sorpresa per le stilettate di Draghi contro chi, come Forza Italia, si è opposto alla riforma del catasto.
“La fiducia posta oggi – ha detto Bernini – andava costruita su altre basi. Noi abbiamo cercato di proporre un nuovo patto, che abbiamo enucleato in una risoluzione del centrodestra di governo, che purtroppo è caduta. Nel suo intervento abbiamo percepito nei confronti del centrodestra un biasimo che ci ha lasciato francamente molto perplessi. Gli sfarinamenti non li abbiamo cercati noi, la tela che noi tessevamo sono stati altri a disfarla”.
Candiani, a nome della Lega, ha a sua volta ribadito che non è possibile fare finta di nulla e continuare come se nulla fosse accaduto. Ha poi aggiunto che la Lega si sarebbe aspettata qualche parola sull’immigrazione e sulle partite Iva che non sono arrivate. Di qui la scelta di non partecipare al voto di fiducia.