Donzelli: “Nessun Draghi dei miracoli. Fermiamo l’agonia di questo governo, gli amici ci dicano con chi stanno”
Preoccupazione per un governo debolissimo, l’appello a Mario Draghi perché sia coerente. L’invito agli alleati a staccare la spina. E alcune priorità come la revisione del Pnrr, scritto un’era geologica fa. L’abbandono del Reddito di cittadinanza, le sfide dell’energia e dell’ambiente. “Noi lo sappiamo come cominciare a risolvere i problemi”, dice Giovanni Donzelli in una lunga intervista a la Verità commentando questa rocambolesca crisi di governo. “La situazione è grave ma non seria”, dice il giovane parlamentare fiorentino di Fratelli d’Italia.
Donzelli: “Chi vuole proseguire fa il male dell’Italia”
“Dovrebbero farla finita di anteporre i loro interessi che sono lo stipendio da parlamentare o i sondaggi agli interessi degli italiani”. Che cosa farà il premier dimissionario? “Aspettiamo che venga alle Camere a riferire. Se la Lega si sfila va chiesto a Matteo Salvini. Ma è evidente che finché restano al governo sono legati a questa maggioranza contro natura. Lo abbiamo sempre detto che non era possibile governare con una maggioranza dove il Pd e i Cinque Stelle diventavano aggressivi sulla droga, lo ius scholae, i bonus, il reddito di cittadinanza. Era una fine già scritta”.
Draghi confermi la sua credibilità con la coerenza
Donzelli si augura che Draghi, persona molto lineare e di parola, non perda la sua credibilità. “Chi prova ad allungare l’agonia di questo governo fa un danno agli italiani. Siamo consapevoli che proveranno a inventarsi di tutto pur di non andare a elezioni perché sanno che le perderanno. Sono abituati a governare senza vincere le elezioni; anche nel 2018 il Pd aveva perso le elezioni…”. Quindi subito la voto, lo dice la Costituzione. “Questo Parlamento non è più rappresentativo. I 5 stelle sono entrati come gruppo più numeroso e si sono divisi in cento rivoli. Ora provocano questa forte crisi. Noi siamo entrati come ultimo gruppo per consistenza e oggi nel Paese siamo maggioranza”.
Alle prossime elezioni si confronteranno Letta e la Meloni
Nessun dubbio sul futuro di Giorgia Meloni. Che sarà il perno del centrodestra. “Alle prossime elezioni si confronterà con Letta. Il Pd proverà a fare questo campo più o meno largo. Il centrodestra si aggregherà comunque attorno a Giorgia. E gli amici devono subito dire da che parte stanno”. La prima cosa da fare – dice il deputato di FdI – è ricontrattare il Pnrr e rivedere l’approccio al reddito di cittadinanza per liberare risorse. “Il Pnrr è stato scritto un’era geologica fa.
Non c’era la guerra, non c’era l’inflazione, non c’era la siccità. Ci sono dei progetti che non servono a nulla. Che senso ha continuare a tenere più di 60 miliardi sulla transizione quando non abbiamo energia? O non aver messo un soldo per le opere idrauliche?. Allora diciamocelo chiaro che il governo Draghi non ha fatto nessun miracolo. Hanno preso progetti vecchi e li hanno messi nel piano”.
FdI un pericolo per l’Italia? Tutte balle
Poi smonta gli attacchi contro Fratelli d’Italia. Un pericolo ‘inventato’ da Goldman Sachs e dall’alta finanza. “Il rischio è inventato. E comunque non possiamo consentire alle banche o a nessun Paese straniero d’interferire nel nostro processo democratico. E decidere per noi chi ci deve governare. Lo direi anche a parti invertite”.