De Bertoldi (FdI): “Messaggi minatori ai contribuenti dalla Agenzia delle Entrate, spingono a ricorrere allo stato di crisi”
L’accusa è pesantissima tanto che il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea De Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro si appresta a presentare un’interrogazione parlamentare sulla vicenda dei “messaggi minatori nei confronti di contribuenti con irregolarità nei versamenti dell’Iva” a cui l’Agenzia delle Entrate consiglia “addirittura il ricorso allo stato di crisi. In sostanza paga subito altrimenti attiva le procedure della crisi d’impresa, cioè un commissariamento De facto”.
De Bertoldi parla di “protagonismo dell’Agenzia delle Entrate, che spesso si arroga compiti che non le competono anche sostituendosi al ruolo del Dipartimento Finanze del Mef”.
“Davvero inaccettabile, come è inaccettabile l’entrata in vigore proprio in questo mese del codice della crisi d’impresa, con le gravi conseguenze che potrebbero determinarsi per molte aziende italiane, soprattutto in un momento di crisi e difficoltà come quello attuale”.
Di qui l’interrogazione “per chiedere ragione dei reiterati comportamenti invasivi dell’Agenzia delle Entrate, e per conoscere cosa intende fare il governo in merito ad un’eventuale auspicata ed urgente sospensione degli effetti del Codice della crisi d’impresa. Dispiace dice De Bertoldi – che, mentre Fratelli d’Italia chiede a gran voce la pace fiscale per superare questi difficili momenti economici, salvaguardando il tessuto produttivo nazionale, il governo Draghi e gli organi dello Stato attuino incomprensibili misure minatorie e repressive nei confronti dell’imprenditoria italiana“.
In questo contesto, con imprenditori e cittadini che si sentono accerchiati e che vivono lo Stato e il Fisco come un nemico, si parla ora di un algoritmo contro l’evasione, uno dei nuovi strumenti a portata del Fisco, che sfrutta la possibilità di rendere anonimo il potenziale informativo già a disposizione del Fisco tramite i suoi database, in particolare la Superanagrafe dei conti correnti, riuscendo ad individuare in via automatica eventuali anomalie.
Il meccanismo sfrutta i dati riportati nelle dichiarazioni fiscali relativi al patrimonio di immobili, mobili, quote societarie, conti correnti, versamenti e compensazioni e tutte le informazioni ritenute utili per indagare su chi non dichiara il dovuto al fisco.