Borrè ai probiviri Cinquestelle: annullare le espulsioni o espellere anche chi non ha votato la fiducia a Draghi
Crolla il sistema Cinquestelle, viene giù a valanga trascinandosi appresso tutto l’armamentario inutile di un Movimento che volle farsi partito, dopo essere rimasto folgorato dal potere e che in questi anni si è dibattuto in mille contraddizioni ben evidenziate dai continui aggiustamenti dello Statuto a cui i vertici dell’M5S sono stati costretti di fronte ai ripetuti ricorsi dell’avvocato Lorenzo Borrè, legale degli espulsi grillini.
E ora Borrè ha buon gioco a chiedere chiarimenti rispetto all’ultima uscita dei Cinquestelle. Che prima, appellandosi allo Statuto avevano espulso chi non aveva votato nei mesi precedenti la fiducia a Draghi. E ora, si trovano nella stessa identica posizione degli espulsi, Conte per primo.
In una lettera indirizzata al Collegio dei probiviri M5S, Borrè chiede l’annullamento delle espulsioni inflitte ai parlamentari che nel febbraio 2021 negarono la fiducia al governo Draghi o, in alternativa, l’avvio del procedimento di espulsione per gli eletti che il 14 e il 20 luglio di quest’anno non hanno votato la fiducia allo stesso governo.
Su Facebook il legale pubblica uno stralcio della missiva, nella quale chiede ai probiviri “di avere conferma dell’avvio del procedimento disciplinare anche nei confronti dei suddetti parlamentari ovvero, in difetto, qualora in disapplicazione della giurisprudenza disciplinare interna, codesto Collegio ritenesse che la violazione dell’art. 3 punto 8 non configuri condotta passibile di sanzione disciplinare, di disporre l’immediato annullamento del provvedimento di espulsione del sen. XY dall’associazione MoVimento 5 Stelle, ferma la richiesta di risarcimento danni per l’illegittima espulsione, non essendo predicabile un doppio standard valutativo inerente alla fattispecie codificata dal richiamato art. 3.8 del Codice etico”.
Borrè avverte i vertici M5S “che la mancata conferma – nel termine di dieci giorni da oggi – dell’avvenuto avvio del procedimento disciplinare nei confronti dei parlamentari che non hanno votato la fiducia il 14.7.2022 e il 20.7.2022 o, in alternativa, la mancata comunicazione dell’annullamento del provvedimento di espulsione di XY, saranno obiettivamente intesi come applicazione di criteri discriminatori nei confronti del mio assistito“, conclude Borrè.