Anzio, per l’omicidio del pugile Muratovic si costituisce un giovane nordafricano accompagnato dal fratello
“L’ho ucciso io”. Un giovane di circa 20 anni si è costituito ieri sera a Roma per l’omicidio del pugile Leonardo Muratovic, ucciso nella notte tra sabato e domenica davanti a un locale di Anzio. Il ragazzo si è presentato alla Stazione dei Carabinieri di Roma Gianicolense accompagnato dal fratello. Ora sarà sentito da Carabinieri e Squadra mobile. I due fratelli hanno origini nordafricane ma sono nati nella provincia romana, ad Aprilia.
Anzio, l’aggressione e l’omicidio di Leonardo Muratovic
Muratovic è stato colpito da varie coltellate ed è morto poco dopo in ospedale dove è stato trasportato dal 118 in gravissime condizioni. La posizione del fratello, che ha accompagnato il ventenne alla stazione dei carabinieri Gianicolense, resta al vaglio degli inquirenti che stanno ricostruendo la dinamica di quanto avvenuto nella notte di sabato. Per questa vicenda è stato arrestato anche il padre della vittima che, domenica, ha ferito due bodyguard del locale dove è iniziata la rissa. L’uomo li ha colpiti con un coltello fuori al commissariato di Anzio dove i due erano stati convocati come persone informate sui fatti.
Sui social, intanto, corre il ricordo del giovane ucciso nella strada della movida di Anzio con l’ultima fotografia di Leonardo Muratovic insieme ai suoi amici, appena un’ora prima di ricevere la coltellata mortale. “Come si può morire a 25 anni così? Buttafuori che consegnano Leonardo nelle mani dei carnefici facendo finta di niente. Un’ambulanza che viene chiamata tempestivamente e arriva dopo 40 minuti, con 2 ospedali vicino, a 3 e 10 minuti. Come si può nel 2022 uccidere così, davanti a 200-300 persone e scappare via con la coscienza pulita?”