Usa, la Corte Suprema boccia la legge dello Stato di New York che limita il diritto a portare armi

23 Giu 2022 20:16 - di Paolo Lami
Strage di Uvalde_ Robb_Elementary School

Finisce sotto la scure della Corte Suprema degli Stati Uniti, bocciata come incostituzionale, la legge dello Stato di New York che, da oltre un secolo, limita il diritto di portare un’arma non a vista fuori dalla propria abitazione.

“Dal momento che lo Stato di New York concede autorizzazioni a portare le armi in pubblico solo a chi dimostra di aver una speciale esigenza di autodifesa, concludiamo che questo regime viola la Costituzione”, scrive, nella sentenza appoggiata dagli altri cinque giudici di orientamento conservatore, con i tre liberal contrari, il giudice Clarence Thomas.

Si può considerare la prima importante sentenza della Corte a difesa del Secondo Emendamento, quello considerato a difesa del diritto di possedere armi, in oltre un decennio.

Peraltro questa sentenza potrà avere un effetto anche in altri Stati che hanno adottato leggi simili a quello di New York per l’autorizzazione a circolare armati.

La decisione arriva in un momento in cui è particolarmente acceso il dibattito sulla libera circolazione delle armi negli Stati Uniti, proprio dopo la recente strage nella scuola elementare Robb a Uvalde, in Texas, dove un killer ha ucciso 19 bambini d due insegnanti. E, per la prima volta in 30 anni, si è trovato al Congresso un accordo bipartisan per approvare un pacchetto di misure per un maggiore controllo sulle vendite di armi.

La sentenza della Corte Suprema rappresenta una grande vittoria per la lobby delle armi, la Nra che ha dato sostegno legale al ricorso dei due cittadini dello Stato di New York, Robert Nash e Brandon Koch, a cui era stata rifiutata l’autorizzazione a girare armati.

I due potevano portare le armi al poligono, a caccia e Koch anche nel tragitto da casa al lavoro, ma ritenevano leso il loro diritto a circolare sempre armati.

Nash e Kosh non hanno ricevuto l’autorizzazione perché non hanno dimostrato la necessità di essere armati ovunque in pubblico”, ha sostenuto a nome dello Stato di New York la solicitor Barbara Underwood, difendendo la legge che prevede che venga dimostrata “una ragione adeguata” per portare le armi fuori di casa.

Ma i sei giudici conservatori della Corte sono stati di diverso avviso, ed ora anche le leggi simili vigenti in California, Hawaii, Maryland, Massachusetts, New Jersey e Rhode Island sono a rischio.

Era dal 2008 che la Corte Suprema non si esprimeva sul Secondo Emendamento quando con un’altra sentenza aveva riconosciuto il diritto di un cittadino di tenere armi a casa per autodifesa.

La decisione della Corte ha provocato la reazione indispettita di Joe Biden.

“Sono profondamente deluso dalla sentenza della Corte Suprema sulla legge dello stato di New York, questa sentenza contraddice sia il senso comune che la Costituzione e dovrebbe preoccupare molto tutti noi”, ha detto Biden criticando la sentenza.

Anche la governatrice di New York, Kathy Hochul, ha attaccato la Corte Suprema spiegando che la sua amministrazione sta valutando attentamente le sue opzioni dopo la sentenza che invalida la legge, e quindi il regime con cui lo Stato concede le autorizzazioni a portare le armi in pubblico, e non ha escluso la possibilità di convocare una sessione speciale dell’Assemblea legislativa.

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