Sorelle sfregiate con l’acido: si costituisce la zia. Ma su movente e altri responsabili serve chiarezza

1 Giu 2022 12:14 - di Greta Paolucci
sorelle sfregiate con l'acido

Il giallo dell’aggressione con l’acido alle due giovani sorelle napoletane si è risolto nello spazio di poche ore. Una donna – che gli inquirenti hanno attenzionato sin dalle prime battute dell’indagine – si è costituita. Gli inquirenti l’hanno ascoltata a lungo in Questura prima che gli agenti la portassero nel carcere femminile di Pozzuoli. Si tratta della zia 22enne delle vittime: sarebbe lei la ragazza in scooter che ha sferrato l’agguato nel rione Sanità, lanciando il liquido corrosivo contro le due sorelle di 24 e 17 anni. Entrambe ferite al volto.

Napoli, sorelle sfregiate con l’acido: si costituisce la zia 22enne

Dopo che gli investigatori l’hanno lungamente interrogata, in presenza del suo avvocato, la donna non ha potuto negare dinanzi le prove evidenti che le sono state esposte e argomentate. Eppure, per quanto rapida possa essere stata l’identificazione della presunta responsabile, sembra che per chiarire il movente dell’ servano ancora tempo e ulteriori approfondimenti.

La donna sottoposta a fermo di polizia giudiziaria

Infatti, non sono ancora del tutto chiari i motivi del gesto, alla base del quale ci sarebbero comunque pesanti dissidi familiari. Gli inquirenti al lavoro sul caso starebbero inoltre valutando la posizione di una seconda donna, finita all’attenzione degli investigatori. Resta ancora da fare luce, inoltre, sull’eventuale coinvolgimento delle autrici del raid di venerdì sera in un ulteriore atto intimidatorio nei confronti delle due ragazze avvenuto tre settimane fa. Quando un incendio di natura dolosa ha distrutto la loro auto: una Smart di proprietà del padre.

Sorelle ferite con l’acido: serve chiarezza su movente ed eventuali altri aggressori

Non solo. Gli agenti della Polizia di Stato, coordinati dalla Procura di Napoli, proseguono le indagini per identificare tutte le persone che avrebbero preso parte all’aggressione: erano in sei infatti, tra cui tre ragazze, a bordo degli scooter durante l’agguato. Tra loro, una delle giovani avrebbe lanciato la bottiglia di acido. Le due sorelle, subito dopo l’agguato con l’acido, sono state trasportate al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli. Dove i medici le hanno visitate anche con la consulenza di un chirurgo plastico. Al termine della visita, poi, il personale sanitario non ha ritenuto necessario il ricovero. Così le due sorelle, dimesse, sono potute tornare a casa. Al responsabile dell’aggressione ora i magistrati contestano il reato di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti del viso. Che le viene contestato in concorso.

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