Sicilia, motovedetta libica spara a due pescherecci italiani. La Marina militare evita il sequestro

3 Giu 2022 18:18 - di Alessandra Danieli

“I pescherecci siciliani attaccati dalle motovedette libiche sono stati salvati dalla nostra Marina militare. Altrimenti avrebbero rischiato di essere sequestrati come i nostri pescatori. Questa situazione così pericolosa va risolta al più presto”. Così il sindaco di Mazara del Vallo (Trapani), Salvatore Quinci, parlando della motovedetta libica che avrebbe sparato dei colpi contro i pescherecci della flotta di Catania.

Motovedetta libica spara a 2 pescherecci italiani

“Hanno vissuto un’esperienza come quella dei nostri pescatori”, dice. “La motovedetta libica ha cominciato a sparare dei colpi. Ripeto, per fortuna è intervenuta la fregata italiana della Marina militare e i libici sono andati via. Tutto ciò è preoccupante. E ci riporta indietro nel tempo. E ci ricorda che può succedere nuovamente. Le uniche misure prese sono state un invito a cambiare area di pesca. Impossibile”. Infine il sindaco Quinci sottolinea che resta in piedi il problema della governance di quella parte di mare. Da sempre contesa.

Notte di paura per gli equipaggi

Notte di paura per gli equipaggi del Salvatore Mercurio e Luigi Primo. Due motopesca catanesi che navigavano nel canale di Sicilia. Le due barche – come riporta Repubblica – erano nell’area da cui passano le rotte di tonni e pescespada al largo di Bengasi. Quando sono stati prima avvicinati, poi colpiti da spari provenienti da una motovedetta libica. Immediatamente gli equipaggi hanno avvertito la Marina Militare e solo l’intervento della fregata Grecale ha evitato il peggio.  Un team sanitario, composto da uomini della Brigata Marina San Marco, è salito a bordo per accertare le condizioni di salute dei pescatori. La motovedetta libica nel frattempo si era allontanata dall’area.

Intervento della Marina Militare

“Il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini – spiegano dalla Marina – è stato prontamente informato dei fatti e dell’evolversi della situazione”. Fra due giorni, i due pescherecci dovrebbero fare ritorno in Sicilia, fa sapere Fabio Micalizzi, della Federazione armatori siciliani. Che sull’accaduto ha presentato un esposto alla procura di Roma. “Sono riusciti a scappare. Hanno sentito gli spari. Stanno tornando. Tra due giorni saranno in Sicilia. Siamo in attesa di notizie più concrete per capire cosa dobbiamo fare. Mi risulta che i membri dell’equipaggio stiano bene. In ogni caso la Federazione armatori siciliani si attiverà per capire effettivamente dove è avvenuto questo nuovo ennesimo episodio. Perché per noi i nostri pescatori erano in acque internazionali”.

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